• Home
  • Il Clan
  • Privacy Policy
  • Contatti
giovedì 10 Luglio 2025
No Result
View All Result
Barbadillo
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Cinema
  • Parola ai lettori
Barbadillo
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Cinema
  • Parola ai lettori
Barbadillo
Home Cronache

Difesa. Dragon Fire: in Kossovo si lavora ancora, malgrado il silenzio dell’opinione pubblica

by Marco Petrelli
16 Agosto 2017
in Cronache, Esteri
0

 

Belo Polje, 2 giugno 2015. Celebrazione della Festa della Repubblica Italiana.  (da: cancelloedarnonenews.it)
Belo Polje, 2 giugno 2015. Celebrazione della Festa della Repubblica Italiana.
(da: cancelloedarnonenews.it)

“L’11 agosto ha preso il via l’esercitazione Dragon Fire a Zegovac; è stata condotta dal Battaglione Riserva Tattica della KFOR, unitamente ad altre unità KFOR per esplicare alle unità (partecipanti, nda) come pianificare e condurre un assalto aereo ed operazioni ‘cordon and search’ e per accrescere l’inter-operabilità fra i contingenti multinazionali” si legge in una nota della NATO relativa al teatro kosovaro dove, dal 1999, l’Alleanza è presente per mantenere equilibrio e stabilità in un’area storicamente segnata da tensioni sociali.

La missione “L’esercitazione è stata guidata dal Maggiore Generale Giovanni Fungo, che ha sottolineato l’importanza dell’addestramento collettivo per assicurare flessibilità capacità di risposta alla ‘KFOR reserve force’ ” continua la nota, evidenziando la costanza del quasi ventennale impegno in un angolo di mondo a cui, ormai, l’opinione pubblica pare non essere più interessata.

Il Generale di Divisione dell'EI Giovanni Fungo, dal settembre 2016 comandante KFor
Il Generale di Divisione dell’EI Giovanni Fungo, dal settembre 2016 comandante KFOR

Un po’ di storia “La mancanza di unità ed il tradimento in Kosovo continueranno ad accompagnare il popolo serbo come un destino diabolico per tutto il corso della sua storia. Persino nell’ultima guerra, questa mancanza di unità ed il tradimento hanno gettato il popolo serbo e la Serbia in una agonia, le conseguenze della quale in senso storico e morale hanno sorpassato l’aggressione fascista“. Questa è una parte del discorso tenuto da Slobodan Milosevic il 28 giugno 1989 sulla piana di Gazimestan (Kosovo Polje), nel seicentesimo anniversario della omonima battaglia nella quale i cavalieri serbi, schierati contro gli ottomani, furono sconfitti anche a causa del tradimento del popolo kosovaro.

Religione e nazionalismo Un odio antico serpeggia nei Balcani di fine anni Ottanta; la dissoluzione della Repubblica socialista, poi, fa esplodere rancori sopiti nel tempo in due guerre, la prima del 1990-1994, la seconda proprio contro il Kossovo nel 1999. Ma c’è dell’altro: dietro all’ultimo conflitto si celerebbe, secondo Belgrado, anche il pericolo di un estremismo islamico coperto dalle insegne dell’UCK UCK(Ushtria Çlirimtare e Kosovës – Esercito di Liberazione del Kossovo) organizzazione che, comunque, dopo il sostegno nella lotta contro la Repubblica Federale Jugoslava è invitata, dalla Comunità internazionale, a sciogliersi e a disarmarsi.

Oggi A distanza di quasi vent’anni, il Kossovo è in pace? Quando si parla dei popoli balcanici  “pace” appare, quasi, parola azzardata non perché manchi la volontà, semmai le radici di quegli antichi odi di cui sopra non sono ancora del tutto divelte. Ecco perché la KFOR è ancora lì ed ecco il motivo per il quale le esercitazioni continuano. Sì, la Serbia di oggi è molto cambiata, ha un suo ruolo internazionale (ad esempio partecipa sotto insegne ONU alla missione anti pirateria nel Corno d’Africa), ha una società più dinamica di quanto non si pensi (le donne ricoprono incarichi importanti), ma le ferite del 1999 sono aperte e fresche e, come ribadito nel marzo scorso dal Primo Ministro Vucic:

“La Serbia non chiederà mai di far parte di una alleanza che ha distrutto il nostro Paese e ha ucciso i nostri bambini, nè farà parte di una qualche altra alleanza (…) Non avverrà mai più un’aggressione contro il nostro Paese senza una nostra risposta chiara e forte“. E con il Montenegro nella NATO da maggio, gli equilibri potrebbero mutare velocemente in quell’angolo di mondo che una testarda, e poco attenta, opinione pubblica considera del tutto pacificato.

 

@barbadilloit

@marco_petrelli

Marco Petrelli

Marco Petrelli

Marco Petrelli su Barbadillo.it

Visualizzazioni: 0
Tags: balcanidifesaGiovanni FungoKFORKossovonato

Related Posts

La compagna Carola Racket lascia il parlamento Ue. Ecco il perché (la vignetta di Giorgio Betti)

La compagna Carola Racket lascia il parlamento Ue. Ecco il perché (la vignetta di Giorgio Betti)

10 Luglio 2025
La bellezza di Venezia (ostaggio di Bezos) vista dall’Uk

La bellezza di Venezia (ostaggio di Bezos) vista dall’Uk

10 Luglio 2025

Globalia. La partita del Caucaso e il ruolo dell’Azerbaigian

L’ultimo legionario: in onore di Pampa Fumei, “uno di noi” che non ho conosciuto

Odessa, ideata nel ‘700 dal napoletano de Ribas per Caterina II

Limonov: “Pensare che i Russi ragionino come gli Occidentali è un errore che fate sempre”

Il ReArm Europe rafforzerà i rivali dell’Italia

Il cane è ansioso? Cambiare abitudini in poche ore lo disorienta

Messico, guerra alla musica dei “narcos”

Più letti

  • “C’è ancora domani”, tutte le sbavature nel film di Cortellesi

    “C’è ancora domani”, tutte le sbavature nel film di Cortellesi

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • La polemica. Al film della Cortellesi preferiamo l’epopea della Magnani in “Onorevole Angelina”

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Salviamo il Comandante Todaro: mito e realtà di un eroe italiano (senza buonismo)

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • In “The Penitent” di Barbareschi la religione è nel mirino degli lgbt

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • La vita romanzesca di Edda Ciano Mussolini tra amore, odio e perdono

    0 shares
    Share 0 Tweet 0

Seguici su Facebook

Siti amici

  • 10 righe dai libri
  • Appennini di Gian Luca Diamanti
  • Arianna Editrice
  • Associazione Eumeswil Firenze
  • Calcio e statistiche
  • Diretta.it
  • Eclettica edizioni
  • Finanza Sexy
  • Hamelin Prog – Progressive Rock Magazine
  • Il blog di Roberto Perrone
  • Il diario del gigante Paolo Isotta
  • L'eminente dignità del provvisorio
  • linkiesta
  • melascrivo
  • Polémia
  • Rivista Visio
  • SilviaValerio.it
  • Storia in rete
Facebook Twitter Instagram

“All’orizzonte di quell’oceano ci sarebbe stata sempre un’altra isola, per riparsi durante un tifone, o per riposarsi e amare”.
Hugo Pratt

Barbadillo è un laboratorio di idee nel mare del web che, a differenza d’altri, non naviga a vista. Aspira ad essere un hub non conformista, un approdo libero nel quale raccogliere pensieri e parole e dove donne e uomini in marcia possono fermarsi a discutere insieme di politica, ecologia, musica, film, calcio, calci, pugni e rivoluzione.

Ultimi articoli

La compagna Carola Racket lascia il parlamento Ue. Ecco il perché (la vignetta di Giorgio Betti)

La compagna Carola Racket lascia il parlamento Ue. Ecco il perché (la vignetta di Giorgio Betti)

10 Luglio 2025
La bellezza di Venezia (ostaggio di Bezos) vista dall’Uk

La bellezza di Venezia (ostaggio di Bezos) vista dall’Uk

10 Luglio 2025
I festeggiamenti per i 100 anni di Mary de Rachewiltz, figlia di Ezra Pound

I festeggiamenti per i 100 anni di Mary de Rachewiltz, figlia di Ezra Pound

10 Luglio 2025

Ultimi commenti

  • Guidobono su Formare con la boxe perché “picchiarsi” sia sport, non violenza
  • Francesco su Storia in Rete. L’Oro della Patria? È sempre in libera uscita (e di incerto rientro)
  • Francesco su Arriva l’Opera omnia di Arturo Reghini
  • Guidobono su Formare con la boxe perché “picchiarsi” sia sport, non violenza
  • Giannozzo Pucci su Una battaglia di verità per il rilancio delle aree interne
  • Cecco Leoni su Spadolini 100. Ragazzoni: “Non era né mazziniano né garibaldino”
  • Guidobono su Spadolini 100. Ragazzoni: “Non era né mazziniano né garibaldino”

with by amdotcom

No Result
View All Result
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Cinema
  • Parola ai lettori
Questo sito utilizza cookie per fornirti la migliore esperienza di navigazione. Se continui nella navigazione acconsenti all'uso dei cookie.OkLeggi di più