Sono impegnati in Sicilia da ormai oltre un mese gli uomini e le donne dell’80° Centro CSAR (Combat Search and Rescue) di Decimomannu dipendente dal 15° Stormo dell’Aeronautica Militare e schierato sull’isola per contrastare i vasti incendi che la stanno devastando.
In prima linea per missioni umanitarie internazionali, ma pronto al decollo per emergenze nazionali, il 15° ha capacità di Soccorso e di supporto nei riguardi di personale militare in territorio ostile (Combat SAR) e di supporto alla sicurezza di aree e obiettivi sensibili in occasione di grandi eventi pubblici, come l’intercettazione di velivoli a basse prestazioni (Slow Movers Interception). Ma i roghi non sembrano proprio avere prestazioni basse, tanto che gli elicotteri dell’80° partono regolarmente, ad ogni allarme, dall’Aeroporto di Trapani-Birgi, effettuando un numero consistente di lanci d’acqua. Calcolare tutti i litri versati dagli elicotteri è difficile ma una stima, seppure approssimativa, è possibile: il 7 agosto, ad esempio, di fronte a due emergenze, nella stessa giornata le benne hanno rilasciato acqua per 17 e 25 volte. E se la benna ha una capienza che va dai 260 litri in avanti, è sufficiente fare un rapido calcolo…
Un lavoro intenso, dunque, che vede gli equipaggi operare in coordinamento con i vigili del fuoco e con altri soccorritori per far fronte ad un fenomeno che, a causa dell’arsura di questi giorni, pare essere inarrestabile. Ma se al sole e al clima non si può dare la colpa, discorso diverso va fatto per coloro che accendono fiamme libere che, poi, divampano in grandi incendi, quei piromani che con il loro insensato gesto generano danni ingenti al patrimonio naturale italiano (26.024 ettari a fine luglio), nonché alle case e alle attività dei privati che vengono avvolte dalle fiamme. Poi, va ricordato che, per quanto eroico, il lavoro dei soccorsi ha un prezzo: un elicottero, in media, consuma fra i 200 e i 400 litri di carburante all’ora, al cui costo va aggiunto quello di manutenzione, quello di eventuali pezzi di ricambio, quello della mobilitazione dell’equipaggio e di eventuale diaria (gli operatori dell’80° sono arrivati a Trapani da Decimomannu, Sardegna). Una montagna di soldi, insomma, che se ne va in cenere.