• Home
  • Il Clan
  • Privacy Policy
  • Contatti
giovedì 23 Marzo 2023
No Result
View All Result
Barbadillo
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Barbadillo
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Barbadillo
Home Libri

Libri. “Manicomio Football Club” di Andrea Romano, storie di ordinaria follia calcistica

by Roberto Alfatti Appetiti
25 Maggio 2013
in Libri, Pallone mon amour, Scritti
0

manicomio“Ma non ti avevo detto di giocare in difesa?”. Mai far arrabbiare l’allenatore, specialmente se quell’allenatore si chiama Marcello Lippi. Il nigeriano Taribo West, però, non si scompone: “Sì, mister. Ma Dio mi ha detto che devo giocare in attacco”. “Strano – replica ancora il viareggino – perché a me Dio non ha detto niente”. I “matti”, nel calcio, non sono mai mancati. Sul campo di gioco, sugli spalti, in curva come in tribuna Vip. Neanche nei dintorni dello stadio, a dirla tutta, in particolar modo la domenica. Matti i tifosi, matti i calciatori, matti chi quei calciatori li copre d’oro, matti tutti per il pallone, compreso il sottoscritto. Difficile, se non impossibile, stilare una classifica di follia.

Andrea Romano, romano di cognome, nascita e tifoseria lupacchiottesca, matto deve esserlo anche lui, altrimenti non si spiega perché un dottore in scienze politiche e relazioni internazionali abbia scritto un libro il cui titolo è tutto un programma, anzi: tutto un manicomio. “Manicomio Football Club” (Zero91, pp. 210) è, per l’appunto, una squadra da camicia di forza, una galleria di personaggi tutto genio e sregolatezza, talento e follia. La rosa che Romano pesca dall’immaginario della nostra adolescenza è composta da sedici calciatori, tanto svitati quanto formidabili, allenati – si fa per dire – da Raymond Domenech, il piccolo Napoleone ossessionato dagli italiani. L’unico allenatore che sia riuscito a mettere d’accordo les italiens con i francesi almeno su una cosa: è antipatico da entrambi i lati delle Alpi.

Per ognuno dei sedici, Romano tratteggia con maestria una biografia deliziosamente romanzata. In porta c’è un signor portiere: il tedesco Harald Schumacher, il tedesco più odiato di tutti i tempi, appena dietro Hitler. Talmente determinato nella difesa dei pali che, nella semifinale del mundial di Spagna del 1982, con un’uscita a dir poco spericolata, spedì il francese Patrick Battiston nel mondo dei sogni senza manifestare il minimo pentimento. “Battiston ha perso due denti? Può stare tranquillo, gli regalerò una dentiera d’oro”, ebbe la sfrontatezza di commentare mentre Battiston era ancora in coma. I difensori, poi, non sono da meno. C’è Paolo Montero, l’uruguaiano “con i piedi da ministro della Difesa innestati sotto una testa da tagliaboschi”, il cattivo per eccellenza del calcio italiano, detto non a caso “il caldo” per le sue reazioni tutt’altro che sobrie e misurate. Non da meno è/era Andoni Goikoetxea, che pare conservi ancora in una teca lo scarpino con cui ruppe in tre parti la caviglia di Maradona. E cosa dire di Pasquale Bruno, per tutti Diabolik, difensore granata che i dissapori nati in campo li risolveva con i pugni, appena fuori dal rettangolo di gioco. Dopo aver picchiato un sanguinante Mircea Lucescu, all’epoca allenatore del Brescia, lo schernì così: “Forse aveva le mestruazioni”. Meno violento ma decisamente più incline alla sbronza autodistruttiva Tony Adams, capitano di lungo corso dell’Arsenal, che dopo aver sfasciato macchine e fatto impazzire società e tifosi ha fondato una clinica per la riabilitazione degli ex alcolizzati.

I centrocampisti, da parte loro, non scherzano. O forse scherzano troppo. Paul Gascoigne, che col bicchiere in mano non è stato secondo a nessuno, fece pipì dentro i calzettoni di un giovanissimo Rino Gattuso. Roy Keane, invece, di scherzare non aveva voglia. Non dopo che Haaland l’aveva prima falciato e poi invitato a rialzarsi senza fare la donnicciola. Per prendersi la più brutale delle vendette, aspettò tre anni e in un infuocato derby di Manchester mise fine alla carriera di Haaland: Zac! Piede a martello sul ginocchio. Da allora chiamarono il centrocampista irlandese capitan Psycho. E poi a correre su è giù tra le righe del campo e quelle del libro ci sono George Best, il quinto beatle, e il contestatissimo “viola” Stefan Effenberg.

In attacco, infine, miti del calibro immortale di Eric Cantona, Edmundo, Giorgio Chinaglia e Gianfranco Zigoni. Raccontati in modo superbo e mai banale da Romano in queste “storie di campioni e colpi di testa”. Un libri di pazzi. Un libro da pazzi.

*“Manicomio Football Club” di Andrea Romano (Zero91, pp. 210)

Roberto Alfatti Appetiti

Roberto Alfatti Appetiti

Roberto Alfatti Appetiti su Barbadillo.it

Visualizzazioni: 0

Related Posts

La storia come arte secondo Marcelino Menéndez Pelayo

La storia come arte secondo Marcelino Menéndez Pelayo

23 Marzo 2023
Quando Papa Giovanni Paolo II incontrò Le Pen e Almirante in piazza San Pietro

Quando Papa Giovanni Paolo II incontrò Le Pen e Almirante in piazza San Pietro

20 Marzo 2023

Segnalibro. Un intero popolo sotto accusa. La forte risposta di Ernst von Salomon

Il “sovranismo ante litteram” di Enrico Corradini

Sinistra alla ricerca di un’identità

Il ritratto. Alex Langer, un profeta alla ricerca di una comunità senza riferimenti ideologici

Aspide. “I miei giorni nel Caucaso” di Banine, amante di Ernst Junger

L’intervista (im)possibile. Quando Ugo Ojetti intervistò Gabriele D’Annunzio

Segnalibro. Donne discinte, sesso e amore venale dal Medioevo a oggi

Più letti

  • L’intervista. Cabona: “Sigonella? Craxi con ‘no’ alle ingerenze Usa voleva chiudere il dopoguerra italiano”

    Viaggi&Patrie/10. Cabona: “Ma non abbiate lo sguardo dei neo-colonizzatori, dei maestrini dell’Occidente”

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Alain de Benoist: “La questione identitaria e la modernità”

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • StorieDi#Calcio. Pietro Michesi il romano de Roma che castigò la Lazio (col Catanzaro)

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Giornale di bordo. Fenomenologia di Elly Schlein (farà del Pd un partito radicale di massa)

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Elly Schlein e il retroterra dell’ideologia marxista

    0 shares
    Share 0 Tweet 0

Seguici su Facebook

Siti amici

  • 10 righe dai libri
  • Appennini di Gian Luca Diamanti
  • Arianna Editrice
  • Associazione Eumeswil Firenze
  • Calcio e statistiche
  • Diretta.it
  • Eclettica edizioni
  • Finanza Sexy
  • Hamelin Prog – Progressive Rock Magazine
  • Il blog di Roberto Perrone
  • Il diario del gigante Paolo Isotta
  • L'eminente dignità del provvisorio
  • linkiesta
  • melascrivo
  • Polémia
  • Rivista Visio
  • SilviaValerio.it
  • Storia in rete
Facebook Twitter Instagram

“All’orizzonte di quell’oceano ci sarebbe stata sempre un’altra isola, per riparsi durante un tifone, o per riposarsi e amare”.
Hugo Pratt

Barbadillo è un laboratorio di idee nel mare del web che, a differenza d’altri, non naviga a vista. Aspira ad essere un hub non conformista, un approdo libero nel quale raccogliere pensieri e parole e dove donne e uomini in marcia possono fermarsi a discutere insieme di politica, ecologia, musica, film, calcio, calci, pugni e rivoluzione.

Ultimi articoli

Utero in affitto e il passaggio dal Nomos della Natura a quello della Tecnica

Utero in affitto e il passaggio dal Nomos della Natura a quello della Tecnica

23 Marzo 2023
Giorgia Meloni e la sfida della Realpolitik

Si fa presto a dire “piano Mattei”: lo sguardo dell’Italia verso Sud

23 Marzo 2023
La storia come arte secondo Marcelino Menéndez Pelayo

La storia come arte secondo Marcelino Menéndez Pelayo

23 Marzo 2023

Ultimi commenti

  • giovanni su “Sotto la cupola del vero” sulla strada della Tradizione
  • Valter Ameglio su Focus (di M.Lavezzo). Il mandato per Putin: la corte penale internazionale ovvero le disavventure della virtù
  • Francesco su Le lacune delle forze armate del Regno Unito e le critiche Usa
  • Francesco Predelli su Giorgia Meloni al congresso Cgil: l’attenzione al lavoro cardine della destra sociale
  • Luigi Roberti su Giorgia Meloni al congresso Cgil: l’attenzione al lavoro cardine della destra sociale
  • Carlo su Aspide. “I miei giorni nel Caucaso” di Banine, amante di Ernst Junger
  • Guidobono su Focus (di M.Lavezzo). Il mandato per Putin: la corte penale internazionale ovvero le disavventure della virtù

with by amdotcom

No Result
View All Result
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Questo sito utilizza cookie per fornirti la migliore esperienza di navigazione. Se continui nella navigazione acconsenti all'uso dei cookie.OkLeggi di più