Dividersi sulla memoria è sciocco. Snobbare il ricordo, come hanno fatto oggi le istituzioni italiane che hanno disertato Basovizza è inaccettabile. Ma bisogna sempre lavorare per il dialogo e lasciar perdere le beghe ideologiche sui drammi che hanno segnato per sempre l’anima del popolo italiano.
Anche lo scrittore Nicolai Lilin, in controtendenza rispetto all’oblio e alla sciatteria che si sta respirando da qualche giorno sul tema del ricordo delle Foibe, ha voluto lanciare il suo appello affinché, tutti, si diventi più consapevoli e meno faziosi.
Su Facebook, lo scrittore della trilogia siberiana ha scritto un lungo post sul 10 febbraio.
“Oggi è il Giorno Del Ricordo. Credo che in una società libera e aperta, che attinge alla democrazia è molto importante ricordare insieme alle altre vittime delle ingiustizie dei regimi passati anche le vittime delle foibe. Quello che non capisco è perché nessun alto rappresentante dello Stato o almeno un politico di certo livello che proveniente dalla sinistra partecipa alla cerimonia del ricordo presso la Foiba di Bassovizza? La memoria degli italiani trucidati in modo orribile ai tempi della seconda guerra mondiale ancora turba la coscienza dei politicanti che non riescono a guardare oltre i limiti concessi dall’ideologia del proprio partito?”
E poi ha lanciato un appello:
Essendo proveniente dalla Russia, paese che ha perso circa novanta milioni delle vite umane per mano dei comunisti e oltre ai quaranta milioni per mano dei nazisti, fermamente credo che è molto importante ricordare tutte le vittime, portare proprio rispetto alla loro memoria e Storia stessa, cercando di trasformare questi momenti di comune ricordo nei presupposti per la costruzione dei dialoghi tra i partiti e movimenti opposti.