Putin fa sul serio. Vuole chiudere la partita siriana e mettere in risalto tutte le contraddizioni dell’occidente nel fronteggiare il pericolo islamista. Per questo ha lanciato una nuova tregua, una “pausa umanitaria”, per domani ad Aleppo, dalla 7 alle 17. Durerà dieci ore e potrebbe consentire alle rimanenti truppe afferenti allo stato islamico e alla galassia islamista di lasciare la città, oltre ai feriti di raggiungere ospedali evitando i rischi di essere coinvolti in nuove battaglie.
Per il generale Gerasimov “i terroristi hanno subito perdite pesanti”
Il Capo di Stato Maggiore, generale Valerij Gerasimov, ha dichiarato che sono falliti tutti i tentativi dei militanti di impadronirsi della città di Aleppo: non hanno avuto successo. I terroristi hanno subito perdite pesanti”.
L’appello e la stoccata agli americani
“In considerazione della incapacità dei nostri colleghi americani di separare i terroristi da parte dell’opposizione, ci si appella direttamente a tutti i leader dei gruppi armati a cessare le ostilità e ritirarsi da Aleppo con le loro armi”: questa la riflessione di Gerasimov.
Vari corridoi: fronte umanitario, l’altro per gli insorti
Saranno aperti due corridoi: uno al confine siriano-turco, il secondo a Idlib. Altri sei corridoi per far uscire civili, trasportare malati e feriti. Potrebbe essere l’ultima occasione per gli islamisti di abbandonare Aleppo spontaneamente. Poi tornerà il rombo degli aerei russi per i bombarbamenti e i combattimenti saranno porta a porta.