“La base comincia a ribellarsi. La politica si confronta con un malcontento trasversale. La politica si confronta con un malcontento trasversale, dalla Gran Bretagna che ha premiato il linguaggio tossico degli euroscettici alla Germania dove cresce l’ultradestra dell’Alternativa per la Germania, fino agli Usa di Donald Trump”: Yanis Varoufakis, ex ministro greco delle Finanze e leader del “Movimento per la democrazia in Europa”, in un’intervista al Corriere della Sera ha rilevato la debolezza dell’impianto dell’Ue e la conseguente crescita dell’opposizione di popolo che premia i movimenti alternativi di destra. Varoufakis ha fatto sapere che, se potesse, voterebbe no al prossimo referendum italiano.
L’attacco a Renzi: contesta decimali e non le regole dell’Unione
“Considerando la solidità dell’economia, oggi il vostro Paese dovrebbe volare. Invece resta bloccato da vincoli impossibili da rispettare. Il primo ministro Matteo Renzi protesta, e fa bene. Ma in modo inefficace. Non è responsabile aprire dispute con Bruxelles per qualche punto decimale di deficit. Renzi ha il dovere morale, verso l’Italia e verso l’Europa, di superare il suo approccio infantile”.
Cosa dovrebbe fare il premier italiano? “Chieda un Consiglio dei capi di Stato e di governo per ridiscutere le regole europee a tutto campo, il ruolo della Banca centrale, il rilancio degli investimenti. Solo così potrà aprire un dibattito accettabile per le opinioni pubbliche, in primis quella tedesca”.