La Corte Suprema indiana valuterà il prossimo 20 settembre un’istanza presentata a New Delhi dai legali del Fuciliere di Marina Massimiliano Latorre: si richiede ai magistrati indiani di equiparare la condizione del marò tarantino a quella del fuciliere barese Salvatore Girone, consentendogli di rimanere in patria fino alla fine del giudizio arbitrale in Olanda. L’Italia chiede di “modificare le condizioni della libertà provvisoria del sergente capo Massimiliano Latorre negli stessi termini disposti per il sergente maggiore Salvatore Girone nell’ordinanza della Corte del 26 maggio” al fine di “permettere a Latorre di rimanere in italia fino alla decisione finale del Tribunale arbitrale operante in base all’Allegato VII” della Convenzione dell’Onu sul diritto del mare (Unclos)”.