Il numero 128 (giugno 2016) del mensile diretto da Fabio Andriola dedica la copertina a un tema scottante: il prezzo pagato dal Mezzogiorno per la realizzazione dell’Unità d’Italia. Lo spunto è dato dall’ultimo libro di Pino Aprile, “Carnefici”, il cui autore è stato intervistato su “Storia in Rete” dal direttore di “Barbadillo” Michele de Feudis. Alle dure accuse di genocidio lanciate da Aprile contro il Risorgimento risponde in un lungo articolo Emanuele Mastrangelo, citando statistiche e documenti. Le polveri sono così accese e non c’è dubbio che nelle prossime settimane il dibattito attorno a questo tema si farà sempre più acceso e interessante. A chiudere la sequenza degli articoli dedicati al prezzo del Risorgimento, un’anticipazione da un saggio sulla nascita del brigantaggio (“L’Annessione”, di Dario Marino) che rilancia una chiave di lettura tradizionalmente di sinistra, quella della lotta di classe, ma che proprio in questi anni di esplosione del capitalismo liberista torna drammaticamente d’attualità anche negli ambienti non post-marxisti come modello interpretativo della distruzione degli stati sociali europei. Un errore commesso nel 1860-61 e che sembra oggi ripetersi tal quale, sempre nel nome del “liberismo”.
Il numero di giugno di “Storia in Rete” poi offre un lungo dossier – per le penne di Aldo A. Mola e Aldo G. Ricci – ai 70 anni del referendum istituzionale Monarchia-Repubblica del 2 giugno 1946 e a tutti i dubbi e le polemiche che ancora oggi circondano quella data cardine della storia italiana.
Nella tradizione di “Storia in Rete”, poi, la scoperta di nuovi documenti dà l’occasione per tornare su due figure al centro di tanti “misteri d’Italia”: Giacomo Matteotti ed Enrico Mattei.
Sulla vicenda del deputato socialista assassinato dalla squadraccia di Dumini nel 1924 Enrico Tiozzo, docente all’Università di Göteborg, aggiunge un nuovo tassello: chi era Otto Thierschädl, lo squadrista doppiogiochista che cercò di salvare Matteotti?
Sul patron dell’ENI invece lo storico Roberto Festorazzi apre un capitolo inedito: quello delle accuse di «arricchimento» durante il Ventennio lanciate contro Mattei.
Infine una riflessione sull’ottantesimo della conquista dell’Etiopia e le sue ricadute sul piano europeo e internazionale di Paolo Simoncelli, docente alla Sapienza, e il matrimonio – d’interesse e fallito – fra stalinismo e sionismo di Nazzareno Mollicone.
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