Tra poche ore saranno aperte le urne sul referendum britannico relativo alla permanenza o all’addio del Regno Unito all’Unione Europea. Le votazioni, stando a quanto riporta il Guardian, si sono svolte tra numerosi problemi, dalla pioggia che ha flagellato l’area di Londra e del sud dell’Inghilterra fino alle lunghe code ai seggi, presi d’assalto dagli elettori.
I sondaggi sono completamente sballati, tra loro non si armonizzano quasi per niente. E qualcuno prende qualche cantonata imbarazzante. Non c’è un’uniformità tra le diverse agenzie, media e siti internet e, del resto, qualche grossa figuraccia – i sondaggisti britannici – non se la sono manco risparmiata. Come, per esempio, quelli di ComRes che hanno presentato a Daily Mail e a ITV rilevazioni percentuali che, sommate tra di loro, arrivano al 101%. Secondo ComRes, il 48% degli intervistati ha votato (o voterà) per restare nell’Ue mentre solo il 42% spingerà per l’abbandono. A questi vanno aggiunti gli indecisi che assommerebbero all’11% del corpo elettorale. 48+42+11=101.
La piattaforma online di YouGov (che ha i conti apposto, almeno nel totale delle percentuali) ritiene che finirà risicatissima per il Remain. 51 a 49.
Dati che vengono capovolti da Opinium che demanda tutto alla decisione del 9% che ancora non ha scelto a fronte del 45% per il Leave e del 44% degli europeisti e che si ritrovano – nella tendenza statistica – nel sondaggio di final Tns Poll che però allarga la quota degli indecisi al 16% e la forbice tra euroscettici (43%) e filoUe (41%).
@barbadilloit