Fx, il canale via cavo gemello della Fox, si è assicurato i diritti di Zero K, l’ultimo romanzo di Don DeLillo. Lo scrittore statunitense così tornerà sugli schermi, dopo che nel 2012 David Cronenberg realizzò Cosmopolis, dall’omonimo lavoro cartaceo.
Stavolta però si parla di una serie tv. I tempi parlano di giugno prossimo per l’America e a capo del progetto ci sarebbe Scott Rudin. La trama ruota intorno al miliardario Ross Lockhart, la cui moglie, Artis Martineau, è malata allo stadio terminale. Lockhart però è socio di una struttura segreta che punta sulla criogenetica, la conservazione dei corpi in attesa di tecniche per la modifica delle cellule infettate.
La storia è raccontata dal punto di vista del figlio Jeffrey e torna sul discorso, già affrontato anche in Cosmopolis, della ricchezza e della filosofia di vita correlata ad essa. Cosa possono i ricchi più dei poveri per la questione ultima della vita? Ossia possono comprare anche la vita? Possono comprare anche la non morte? Anche qui la linea tra il distopico e il filosofico torna sottile. In pieno stile De Lillo. Tanto che qualcuno vede già Zero K come un proseguimento di Rumore Bianco.