Siria, Russia e Medio Oriente, passando per gli la profonda crisi economica che segna quotidianamente le nostre vite: sono questi i temi affrontati con Giulietto Chiesa, giornalista ed ex europarlamentare, intervenuto all’incontro “Dalla paura al coraggio. La Storia attraverso le Storie” promosso dal Liceo Linguistico “European language school” di Bitonto, in provincia di Bari, ed inserito nel format comunale bitontino “Memento”.
Ieri da Monaco è arrivato un segnale di speranza per la Siria. Il segretario di Stato John Kerry ha dichiarato che il gruppo internazionale, riunitosi in Baviera, ha raggiunto un accordo per il cessate il fuoco che dovrà iniziare tra sette giorni. Di contro il Ministro degli esteri russo Lavrov ha affermato che la Russia continuerà a colpire le postazioni jihadiste in Siria. Le che ne pensa?
Non credo che l’accordo reggerà.
Anche perché la controparte non ha proferito parola.
Attenzione, però, perché la controparte non è mica Putin. La controparte sono i tagliagole sostenuti dalla Arabia Saudita e dalla Turchia.
Tra l’altro alcune testate confermano la presenza di soldati sauditi in Siria.
Sicuramente ci saranno. Sono già sul territorio siriano sia i servizi segreti americani sia i soldati della Turchia, che bombarda il territorio siriano. E proprio queste forze stanno facendo di tutto per impedire a Putin di liquidare Daesh.
In Siria sta avvenendo uno scontro a distanza tra Stati Uniti e Russia?
Più che altro tra il Pentagono e la Russia, perché Obama non vuole questo scontro, Kerry non vuole questo scontro. Ed è solo per questo che dichiara ottimisticamente che ci sarà il cessate il fuoco. Vedremo.
Le prossime elezioni presidenziali negli Stati Uniti. Quale è il miglior candidato? O la soluzione migliore?
La soluzione migliore è se Bernie Sanders riesce a sconfiggere Hillary Clinton. E se ciò non dovesse avvenire, la miglior soluzione sarebbe Donald Trump.
Perché?
Perché è un semplice omuncolo che vuole fare carriera, vuole diventare un personaggio importante. E siccome io non penso che nessun presidente americano possa decidere le sorti dell’America, preferisco un uomo ignorante ad una fanatica decisa a far la guerra. La graduatoria è questa: primo Sanders, secondo Trump e terzo che Dio ci protegga.
Guardiamo all’Italia: da cosa sono determinate le ultime critiche anti-Ue di Matteo Renzi?
Matteo Renzi è più furbo degli altri e deve fare i conti con gli elettori, prima o poi toccherà anche a lui e si sta presentando come il raccoglitore degli scontenti. E siccome vede che il Movimento5Stelle sta andando a bagno, attraverso l’euroscetticismo pensa di raccogliere una base degli elettori pentastellati. Quindi Renzi fa un calcolo politico intelligente, non dico che io lo ammiro per questo. Però il calcolo politico lo fa, sono già due o tre volte che ci sta provando. Renzi posso solo misurarlo sotto il profilo della sua astuzia politica. Niente di più. Perché non vedo nient’altro di positivo in lui se non, appunto, l’astuzia politica.