![Max Latorre](https://www.barbadillo.it/wp-content/uploads/2014/09/massimiliano-latorre-310x155.jpg)
Un incontro al Quirinale per testimoniare la massima vicinanza dei vertici dello Stato nei confronti dei marò e delle loro famiglie nella fase di avvio dell’arbitrato internazionale: il ricevimento da parte del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella del fuciliere di Marina Massimiliano Latorre, accompagnato dall’ammiraglio di squadra Giuseppe De Giorgi, è un segnale tangibile di come la libertà dei militari sia una priorità del paese.
L’attenzione del capo dello Stato costituisce anche un rilevante atto di sensibilità e attenzione verso Latorre e Salvatore Girone, dopo l’ufficializzazione del calendario di udienze predisposto a L’Aja per la procedura arbitrale che scioglierà il nodo giurisdizione tra Italia e India. In questo cammino di giustizia i marò non saranno soli, e se il termine finale del giudizio è previsto entro il 2018, la vicinanza dei vertici istituzionali italiani sarà costante.
Latorre elogia l’attenzione di Mattarella per il caso marò
“È stato un incontro molto riservato e sono stato piacevolmente colpito dal suo senso di concretezza e umanità nell’aver carpito in poche battute gli stati d’animo correlati alla vicenda che da quattro anni viviamo, confermando le parole da lui espresse nei nostri confronti in diverse occasioni». Lo ha dichiarato il sottufficiale della Marina militare Massimiliano Latorre.
La prossima tappa cruciale? Il 30 e 31 marzo: a L’Aja ci sarà l’udienza per decidere sulla richiesta italiana di applicazione delle misure cautelari per Salvatore Girone, con l’istanza presentata dal governo per consentirgli il rientro in patria durante la contesa arbitrale.