Un libro che serva a capire il passato e che ci aiuti a capire, e magari affrontare, il futuro prossimo? Forse potrebbe essere adatto un libro di quasi 90 anni fa? Perché no? Ci sono infatti opere senza tempo. Un libro non facile, peraltro, non elementare, ma si deve poter avere il coraggio di confrontarsi cono pere non superficiale, da meditare, non leggere e dimenticare quasi subito, e invece da conservare come livre de chevet.
E allora perché non affrontare, capire e digerire La crisi del mondo moderno di René Guénon, uscito nel 1927 e di cui è appena apparsa la nuova edizione critica per le Mediterranee?
Che il mondo (moderno) sia un una profonda crisi neppure un idiota incosciente oserebbe negarlo, ma di quale crisi parliamo, a quale crisi ci si riferisce? E’ sufficiente guardarsi in giro e se non si hanno i paraocchi ideologici oggi tanto diffusi ci si accorge che al di là delle crisi materiali che ci assediano(sociale, politica, economica, energetica, ecologica, bellica, terroristica ecc.) al fondo di esse c’è una crisi culturale e, alla base di essa, una crisi spirituale. L’Occidente, in cui noi viviamo è scosso dalle fondamenta, i cardini della sua struttura ideale scricchiolano, la sua etica più profonda è ogni giorno ferita, la religione (qualunque essa sia) sostituita da agnosticisno se non ateismo, i suoi ideali “democratici” e “laici” dimostrano sempre più i loro limiti.
La crisi analizzata da Guénon
Ora, la “crisi” analizzata da René Guénon nel lontano 1927 era proprio questa: una crisi ideale e spirituale che si riverbera sugli aspetti concreti del mondo occidentale. E l’esame del tradizionalista francese di quasi 90 anni fa non ha perso di valore, non è superata dagli eventi, al contrario gli eventi dei nostri giorni stanno a confermare e anzi rafforzate la sua impietosa esegesi di quel tempo e del nostro tempo. Punto per punto, capitolo per capitolo del libro.
Anzi, quanto Guénon negli anni Venti del Novecento (e non solo lui, ovviamente, ma tutti) non aveva potuto prevedere non smentisce la sua critica. Così l’involuzione dl Cristianesimo e dell’islamismo, così la crisi dell’Oriente, così la de-materializzazione della scienza.
Quindi un saggio da leggere con attenzione, da meditare, che chiarisce quanto i tanti politici, sociologici, intellettuali e giornalisti odierni non spiegano affatto, e che può servire ai lettori frastornati che cercano una risposta vera a quanto vedono accadere intorno a loro e di cui non riescono ad afferrare le radici lontane e profonde. E quindi per attrezzarsi a come reagire.