Vince la destra di popolo. Vince il populismo replicano gli sconfitti della gauche. Da non confondersi però con il populismo pentastellato o del greco Tsipras. Il partito guidato da Marine Le Pen si distingue all’interno del variegato arcipelago dei populismi europei in quanto fondato sull’idea di patria.
È certamente anche un aggregato politico fuori dalle logiche di establishment. Tuttavia rispetto al sistema politico, economico e culturale vigente il FN porta avanti una propria Weltanschauung: una visione ben definita della società. Alla base dei consensi ottenuti dal Front National non vi sono né una legge elettorale né dinamiche di compromesso. Accanto alle politiche anti-Ue, il partito lepenista punta al recupero del concetto di patria, che nel popolo trova l’alleato per eccellenza. Di qui il populismo del FN.
La patria è più della nazione, che denota essenzialmente un insieme di persone unite da un contratto sociale. La patria è una comunità spirituale che in quanto sorretta dall’idea di tradizione costituisce una certezza. Tradizione non vuol dire sterile conservatorismo, ma identità. Vale a dire riconoscersi parte di una grande famiglia con alle spalle un passato degno di essere ricordato. E non singoli individui facili vittime delle circostanze, uomini senza radici e di conseguenza senza futuro. Che questa vittoria sia di monito alle “destre” italiane.