L’esclusione di Gianluigi Buffon, portiere della Juve e della Nazionale, dall’elenco dei candidati alla vittoria del Pallone d’oro ha scatenato una protesta globale del mondo calcistico italiano, oltre le appartenenze di club. Perché? Il motivo è semplice: Buffon incarna un archetipo, quello dell’italiano serio, pronto al sacrificio, mai pronto alla resa. Il contrario delle macchiette che racconta una certa commedia italiana. Ha costruito il suo futuro sull’impegno, senza regali da parte di nessuno. E se è finito sui rotocalchi rosa per debolezze “rosa”, nessun problema: la rottura del suo matrimonio con Alena Seredova e il nuovo legame con Ilaria D’Amico ce lo rende ancora più “umano, troppo umano”. Per questo, come antichi ribelli a Fiume, salutiamo l’esclusione dalla lista dei “pallonabili” il motto più dannunziano: “Me ne frego”…
La lettera di Buffon per ringraziare i sostenitori dopo l’esclusione dal Pallone d’oro
Ciao a tutti.
Stamattina, in una giornata apparentemente come le altre, mi sono trovato il telefono subissato da ogni forma di sostegno e solidarietà da addetti ai lavori e non a causa della mia mancata nomination fra i 50 o 60 papabili vincitori per il pallone d’oro!! Sinceramente non ero al corrente del fatto che in questi giorni si stilasse la discussa lista, quindi m’ha colto di sorpresa questa fiumana di gente che mi s’è stretta intorno in maniera anche esagerata!! Ormai lo avrete capito, da anni sono un inguaribile ottimista e difficilmente sedimenta in me il sentimento del rancore, della frustrazione, ma soprattutto della rassegnazione. Di conseguenza sapete cosa mi porto a casa da questa vicenda? L’abbraccio spontaneo di tutti voi e dei media questa mattina, a commento della mia esclusione. Grazie, davvero mi ha scaldato il cuore ed è stato un atto di grande rispetto NON dovuto che quasi m’ha imbarazzato, ma che ho apprezzato per mille e più ragioni!!
Una ha natura personale e consiste nella dimostrazione del fatto che non ho e non ho mai avuto santi in paradiso, ho preso per quel che ho dato, sono arrivato dove ho potuto, sulla base di una legge spesso bistrattata che è il merito!
Poi di ragioni ce ne sarebbero tante altre, ma su tutte mi piace pensare che mi volete bene come italiano tra gli italiani, oltre che come italiano nel mondo, e questo mi fa sentire ancora di più la bellezza di questa meravigliosa avventura che è la vita!
Certo che, parlandovi in tutta sincerità, almeno quinto tra i migliori portieri della scorsa stagione pensavo di poterlo essere.. Evidentemente, dovevo essermi montato la testa ;)))
Grazie di cuore a tutti, davvero, e se mi son preso la briga di scrivere di mio pugno questa piccola sequenza di emozioni è solo perché m’avete fatto sentire rispettato ed il rispetto io non lo do mai per scontato.
Un abbraccio!
Gigi