“Dei tanti striscioni vergognosi che appaiono nei nostri stadi non fa ovviamente parte quello sui “martiri delle foibe” esposto dai tifosi laziali. Ce ne scusiamo con i lettori”. Così la Gazzetta dello Sport nell’edizione odierna ha chiuso la polemica animata anche da Barbadillo.it contro una davvero insultante didascalia che accompagnava una foto con lo striscione degli ultras della Lazio per commemorare la tragedia degli esuli istriano-dalmati.
Per un grande quotidiano non è mai indolore “scusarsi” con i lettori dopo una gaffe simile. La direzione della Gazzetta l’ha fatto e da questo punto di vista va riconosciuta la correttezza cristallina del giornale nel riconoscere la grave leggerezza commessa.
Polemica giornalistica chiusa. Dal punto di vista culturale, invece, la didascalia in questione (che definiva “vergognoso” uno striscione commemorativo delle Foibe) evidenzia come anche in una redazione professionalmente eccellente come quella della Rosea, possa passare una svista simile: nonostante la legge istitutiva del Giorno del Ricordo della tragedia italiana ai confini orientali sia in vigore dal 2004, i danni prodotti da testi scolastici storici intrisi di odio antifascista restano evidenti. E noi, anche per questo, “siamo qui per ricordare”, come recita un verso di una canzone identitaria, e per costruire una memoria della storia patria davvero libera dalle menzogne e autenticamente pluralista.
@waldaganger2000