• Home
  • Il Clan
  • Privacy Policy
  • Contatti
giovedì 9 Febbraio 2023
No Result
View All Result
Barbadillo
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Barbadillo
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Barbadillo
Home Esteri

Germania. Alternative fuer Deutschland svolta a destra: liberali fuori dal partito

by Cristiano Puglisi
13 Luglio 2015
in Esteri
0
L'alternativa a destra della Cdu in Germania
L’alternativa a destra della Cdu in Germania

Anche in Germania si consolida, a destra della Cdu, un’area politica sensibile a temi identitari e populisti. Nell’ambito di un generale sentimento europeo, anche nella patria tutta rigore, europeismo e austerità di Angela Merkel le cose cominciano a cambiare. Sembra infatti prendere forma, pur se ancora in maniera embrionale, un movimento coeso di forze fortemente euroscettiche e fortemente patriottiche.

Cambio ai vertici di Alternative fur Deutschland

I primi segnali si erano avuti con il successo del movimento identitario Pegida alle elezioni amministrative del mese scorso. Un ulteriore spinta però la si è avuta nei giorni scorsi, quando l’assemblea del movimento euroscettico ma fondamentalmente liberale Alternative fur Deutschland, tenutasi a Essen, non ha confermato al vertice della segreteria politica l’economista Bernd Lucke. Del resto, non poteva essere altrimenti, dato che il 52enne docente universitario, che aveva contribuito alla formazione del movimento nel 2013, non si era neppure presentato al congresso. 

Il nuovo segretario Frauke Petry e l’emorragia di iscritti

L’unica candidata, poi vincitrice, era infatti la 40enne imprenditrice Frauke Petry, membro dell’assemblea parlamentare della Sassonia, accusati a dalla corrente liberale dell’AfD, il cui leader era proprio Lucke, di flirtare pericolosamente con gli identitari di Pegida.

E, in effetti, le posizioni della Petry sono molto rigide sia sull’immigrazione che in merito a i rapporti con l’Europa, tanto che dopo il voto nel partito si è aperta una spaccatura tra i “falchi” della Petry e le “colombe” liberali al seguito di Lucke. La stessa neosegretaria è stata costretta ad ammettere di aver perso, dopo il cambio al vertice, circa 2mila dei 21mila tesserati ad AfD.

Numeri che ora potrebbero confluire nel nuovo contenitore liberale che Lucke si appresta a fondare con altri quattro europarlamentari ai quali la nuova segretaria ha immediatamente chiesto di dimettersi, pur riconoscendo che difficilmente questo avverrà. I cinque infatti hanno deciso di confluire nel gruppo misto dell’emiciclo di Bruxelles.

Una manifestazione di Pegida
Una manifestazione di Pegida

La svolta della Petry, pur se non apprezzata dai seguaci di Lucke, che l’hanno accusata di essere “contraria a tutto”, potrebbe però realmente raccogliere il consenso di Pegida, il movimento di piazza nato per contrastare l’immigrazione che ora sembra guardare con interesse a quanto avviene in AfD. Se al momento una fusione tra i due movimenti sembra infatti ancora lontana, le prospettive per un dialogo che possa andare oltre i canoni del liberalismo moderato sembrano esserci.

Nella Germania della Merkel, il Paese che alla cerimonia inaugurale delle olimpiadi di Sochi aveva inviato i propri atleti in tenuta arcobaleno, il Paese cardine dell’Unione Europea di rigoroso stampo occidentalista e liberaldemocratico, qualcosa inizia a incrinarsi. La voglia di gridare la propria identità, nascosta per decenni a forza a causa della drammatica eredità del secondo conflitto mondiale, sembra ora crescere sempre di più. E’ la Germania dei borghi, dei piccoli centri, della piccola e media imprenditoria quella che sostiene questo grido.

Un grido che dovrebbe essere ascoltato con grande interesse da chi individua proprio nella Germania il motivo principale dei guai dell’Europa, dimenticando che questo grande Paese non è rappresentato solo dalla cancelleria o dal socialdemocratico Martin Schulz, guardiani della volontà dell’estabilishment. Esistono altri tedeschi, tedeschi che non vogliono più vedere le proprie tradizioni cancellate in nome del politicamente corretto. Che non vogliono correre il rischio di veder scomparire parte del proprio tessuto imprenditoriale in nome di folli accordi di vassallaggio con gli Stati Uniti, come il discusso Ttip.

Più che all’ambigua e titubante Grecia di Tsipras, è a questa parte di Germania che deve guardare l’Europa che spera in una svolta. Perchè la storia del continente europeo, che piaccia o meno, deve passare anche da Berlino.

@barbadilloit

Cristiano Puglisi

Cristiano Puglisi

Cristiano Puglisi su Barbadillo.it

Tags: afdcdugermaniamerkelpegidapopulisti

Related Posts

La protesta contro la Rai per Zelensky a Sanremo

La protesta contro la Rai per Zelensky a Sanremo

8 Febbraio 2023
Respirare l’Appennino dei patres

Respirare l’Appennino dei patres

3 Febbraio 2023

Bloody Sunday, il dolore che non passa

Il controverso Memorial bomber command e le tecniche spietate della Raf

Ay Sudamerica! Lo Stato paraguaiano condannato per l’assassino del giornalista “anti-narcos”

Il caso. La Gran Bretagna blocca la riforma della Scozia sul riconoscimento di genere

La guerra a oltranza alla Russia e il rischio di “regalare” l’Asia alla Cina

Ay Sudamerica! Il Brasile di Lula fra repressione e tentazioni di golpe

Gran Bretagna. Se il cat-calling (o pappagallismo) diventa reato

Più letti

  • L’intervista.  Goikoetxea: “Il fallo su Maradona? La mia croce”

    L’intervista. Goikoetxea: “Il fallo su Maradona? La mia croce”

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Il caso. L’errore di restituire i marmi dei Musei Vaticani alla Grecia

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Segnalibro. “Eurasia” e l’attuale ciclo politico dell’Europa

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Difesa. La memoria del cordiale in bustina (simbolo di un’Italia che non c’è più)

    33 shares
    Share 33 Tweet 0
  • Fenomeno Cognetti, le otto montagne in ciascuno di noi

    0 shares
    Share 0 Tweet 0

Seguici su Facebook

Siti amici

  • 10 righe dai libri
  • Appennini di Gian Luca Diamanti
  • Arianna Editrice
  • Associazione Eumeswil Firenze
  • Calcio e statistiche
  • Diretta.it
  • Eclettica edizioni
  • Finanza Sexy
  • Hamelin Prog – Progressive Rock Magazine
  • Il blog di Roberto Perrone
  • Il diario del gigante Paolo Isotta
  • L'eminente dignità del provvisorio
  • linkiesta
  • melascrivo
  • Polémia
  • Rivista Visio
  • SilviaValerio.it
  • Storia in rete
Facebook Twitter Instagram

“All’orizzonte di quell’oceano ci sarebbe stata sempre un’altra isola, per riparsi durante un tifone, o per riposarsi e amare”.
Hugo Pratt

Barbadillo è un laboratorio di idee nel mare del web che, a differenza d’altri, non naviga a vista. Aspira ad essere un hub non conformista, un approdo libero nel quale raccogliere pensieri e parole e dove donne e uomini in marcia possono fermarsi a discutere insieme di politica, ecologia, musica, film, calcio, calci, pugni e rivoluzione.

Ultimi articoli

Mio Italia. No agli insetti sulla nostra tavola, evviva i prodotti nazionali

Mio Italia. No agli insetti sulla nostra tavola, evviva i prodotti nazionali

8 Febbraio 2023
Il ricordo. L’eredità di Paolo Di Nella: “La Rivoluzione si costruisce nell’agire quotidiano”

Sulle strade d’Europa con Paolo Di Nella nel cuore

8 Febbraio 2023
Giorgia Meloni e la sfida della Realpolitik

Assalto al cielo. Scianca: “Il governo Meloni tra il cuneo Usa e una nuova stagione”

8 Febbraio 2023

Ultimi commenti

  • Max su Il punto (di M.Veneziani). Sanremo, canzonette Zelensky e Pensiero unico
  • Tullio Zolia su Il punto (di M.Veneziani). Sanremo, canzonette Zelensky e Pensiero unico
  • Guidobono su Focus. Il Piano Mattei e l’orizzonte mediterraneo del governo Meloni
  • Ferna.. su Il punto (di M.Veneziani). Sanremo, canzonette Zelensky e Pensiero unico
  • Guidobono su Il punto (di M.Veneziani). Sanremo, canzonette Zelensky e Pensiero unico
  • mario paluan su Il punto (di M.Veneziani). Sanremo, canzonette Zelensky e Pensiero unico
  • Luca su Il punto (di M.Veneziani). Le ragioni dell’anticonformismo (anche) al tempo del governo Meloni

with by amdotcom

No Result
View All Result
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Questo sito utilizza cookie per fornirti la migliore esperienza di navigazione. Se continui nella navigazione acconsenti all'uso dei cookie.OkLeggi di più