E’ passato un mese, ormai, dalle ultime elezioni e, in attesa di un governo, abbiamo cominciato a familiarizzare con i nuovi eletti. Quelli che, ovviamente, attirano di più l’attenzione sono i parlamentari grillini, ops, cittadini, parola che sta diventando insopportabile al pari di “società civile”.
Questi cittadini grillini, spacciandoci per unica ed autentica la loro visione democrazia, hanno deciso che i capigruppo di Camera e Senato saranno pro tempore, tre mesi. E la prima capogruppo alla Camera è Roberta Lombardi, trentanovenne romana, lei sì, laureata in Giurisprudenza con corso post laurea in Sviluppo manageriale.
La Lombardi entra a far parte del M5S nel 2007 e già nel 2008 corre alle Comunali a Roma (prese 199 voti..). Appena eletta capogruppo le è caduta addosso, diciamo così, una grana da web. Infatti, a gennaio, sul suo blog, postò il suo pensiero sul Fascismo; niente di che, se fossimo in un Paese normale (“Il Fascismo, che prima che degenerasse, aveva una dimensione nazionale di comunità attinta a piene mani dal socialismo, un altissimo senso dello Stato e la tutela della famiglia”). E, invece, per giorni, più di qualcuno ne chiese immediatamente le dimissioni se non l’espulsione dal gruppo. Ne seguirono, come si conviene in questi casi, le solite frasi di circostanza e di distanza dal Fascismo e tutto, o quasi, rientrò nella normalità.
La Lombardi pare essere, comunque, una tosta se è vero, com’è vero, che nel 2009, sul blog di Beppe Grillo, si permise di criticare i metodi del capo; addirittura, scrisse che “il metodo con cui si sta muovendo, mi fa decisamente schifo”. E’ sicuramente una donna che sa il fatto suo, non simpatica, quell’aria un po’ snob che chissà poi se si può permettere (è dell’altro giorno la polemica col sito Dagospia sul fatto che lei, “legge fonti un pò più alte” e con D’Agostino che le fa notare che “un po’ si scrive con l’apostrofo”), ha degli obiettivi prefissati e un bel piglio da leaderina. Poi, è sua l’idea di far rendicontare, perfino, le caramelle alla Camera…
E’ ambiziosa, Roberta e, certamente, ne sentiremo parlare ancora, ben oltre i tre mesi che le spettano da capogruppo. Intanto, davanti a Pier Luigi Bersani che la implorava di far nascere il suo governo, ha gelato le aspettative dei democrat con un battuta tranchant che resterà nella storia repubblica: “Ascoltandola mi è sembrato di essere di fronte a una puntata di Ballarò, dato che sono ormai vent’anni che sentiamo sempre le stesse cose”. Il grillismo è questo.