E si torna a parlare di Gustavo Rol, sensitivo, occultista, che nel Novecento catalizzò su di sé le attenzioni di figure di spicco come Federico Fellini e Gianni Agnelli (l’Avvocato pare ne fosse terrorizzato e non voleva assolutamente che Cesare Romiti, l’amministratore delegato della “sua” Fiat, ne frequentasse il salotto), solo per citarne i più noti. L’occasione è offerta dalla messa in vendita dell’appartamento – da parte di uno psicanalista torinese che preferisce mantenere il riserbo – in cui Rol per anni diede prova delle sue capacità medianiche o, per i più scettici, dei suoi trucchi da prestidigitatore.
Dalla telepatia alla capacità di esprimersi correttamente in lingue sconosciute, alla lettura di libri a distanza, alla scrittura automatica, dalla telecinesi alla levitazione e alla bilocazione, i più celebri restano gli esperimenti con le carte, che Rol non sfiorava nemmeno: tutto era nelle mani di chi partecipava agli “esperimenti”, come Rol era solito chiamare i prodigi di cui si riteneva strumento.
Nel 2012, al Bif&st, la kermesse cinematografica che si tiene annualmente a Bari, gli fu dedicato uno spazio con la proiezione del documentario dal titolo emblematico Ho visto cose: un viaggio nella Torino magica ed esoterica in cui una storia di finzione con protagonista Carolina Crescentini si alternava alle testimonianze di esperti e appassionati dell’occulto, tra cui David “Bootsa” Dileo dei Subsonica. Su tutto aleggiava la presenza di Gustavo Rol, di cui veniva – è proprio il caso di dirlo – evocata la sfuggente figura, come in un trucco di magia o in una fantasmagoria in bianco e nero di Georges Méliès.
Di lui si sono interessati in molti: dal poeta Pietro Cimatti, animatore del gruppo esoterico Cerchio Firenze 77, a Roberto Gervaso, che lo intervistò nel ’78 («Calvo, imponente, severo, diffonde da un volto scultoreo un magnetismo inquisitorio e inquietante. Non è facile sostenerne lo sguardo, ed è impossibile sfidarlo»), allo scrittore del fantastico Dino Buzzati:
Un altro prodigio avvenne in un ristorante, pure a Torino. Avevano finito di pranzare, era già stato pagato il conto. “Andiamo?” propose Fellini. “Andiamo pure” rispose Rol. Fellini fece per avviarsi all’uscita ma si accorse che Rol stava seduto. “Non ti alzi?” gli chiese. “Ma io sono già alzato” fece Rol. “Io sono in piedi”. Fellini guardò meglio: Rol era alzato, infatti, ma aveva la statura di un nano. Il dottor Gustavo Rol, che sfiora il metro e ottanta, non era più alto di un bambino di dieci anni. Qualcosa di folle, di allucinante: come Alice nel paese delle meraviglie. “Su, andiamo, andiamo” fece Rol a Fellini annichilito. Ma a Fellini mancò di nuovo il fiato; senza che egli avesse potuto percepire il mutamento, Rol di colpo si era trasformato in un gigante, stava accanto a lui come un cipresso, lo sovrastava di almeno una spanna.
Si racconta che Rol si attribuisse incontri con personaggi prestigiosi della politica e della cultura, come Mussolini e Charles de Gaulle, o Albert Einstein. Quel che è certo è che la sua abitazione fu per anni crocevia di annoiate personalità della politica e del bel mondo attratte dal thrill del mistero sullo sfondo della Torino marxista e operaista del secondo dopoguerra.
La Torino Magica ed Esoterica, i satanisti ecc. fu un’invenzione ‘goliardica’ di Gianluigi Marianini, Lorenzo Alessandri e Vittorio Messori, degli anni ’70. Tutte Fake News, anche se Rol fu un abilissimo prestigiatore… Sono di Torino, conosco bene come si generò quella bubbola che coinvolse creduloni e furboni (agenzie turistiche ecc.). Non esiste alcuna magia, né bianca, né nera, nessun parallelo 45 (che neppure attraversa Torino), nessun esoterismo massonico ecc. Tutte balle!!!
Rol raccontava e raccontava ed era un abilissimo propagandista della propria leggenda… Per me (e per molti altri) fu un grande illusionista. Certo che tra Rol, Santa Sindone (un’icona, non una reliquia), Libro dei Morti del Museo egizio, la Torino Magica ed Esoterica si alimentò assai agli occhi dei gonzi, fino a scambiare il genio alato della fontana del Frejus di Piazza Statuto (diffuso simbolo dell’età del positivismo) per il demonio!
Mussolini, De Gaulle ecc. Tutte cose dette solo da Rol!