Gli euroscettici ce l’hanno fatta: a Bruxelles è stato finalmente costituito il nuovo gruppo autonomo, “Europa delle nazioni e delle libertà” (Enf), presieduto da Marine Le Pen e del quale fa parte il leader leghista Matteo Salvini e gli altri quattro eurodeputati della Lega Nord. Fino ad ora i parlamentari critici dell’eurocrazia erano nel nomavo dei non iscritti, non avendo diritto a fondi Ue e presidenze delle commissioni.
Le Pen entusiasta
“Siamo veramente contenti per la costituzione del nostro gruppo – ha spiegato Marine Le Pen, leader del Front National -. Questo è il risultato di un anno di lavoro, ma anche della voglia di non buttarsi in alleanze affrettate come hanno fatto altri partiti a scapito della loro reputazione. Sono qui per difendere gli interessi della mia gente, siamo qui per i nostri cittadini, per difendere le loro libertà. Questo è un gruppo forte, quello che abbiamo in comune è il coraggio”.
Le Pen ha attaccato il presidente del Parlamento europeo: “Ringrazio particolarmente Martin Schulz e l’amministrazione di questo Parlamento perché, trattandoci come dei deputati di serie B, ci hanno dato la voglia di formare questo gruppo forte coerente e ambizioso, e di lottare con tutte le forze per la difesa dei nostri popoli”, ha concluso l’eurodeputata.
Il leader della Lega: “Basta con l’unione sovietica europea”
Matteo Salvini: “Con oggi finisce l’inciucio socialista e democristiano al Parlamento europeo. Siamo contenti, finalmente ora c’è un’opposizione robusta a Bruxelles, contro il pensiero unico, la moneta unica e l’invasione clandestina. Se fossi in Martin Schulz e nei suoi soci di questa unione sovietica europea oggi comincerei a preoccuparmi parecchio”.
Come si è arrivati al gruppo autonomo: le adesioni di ex Ukip e polacchi
Il gruppo comprenderà 40 deputati di diversi partiti provenienti da sette Stati membri: uno inglese della UK Independence Party (Ukip), due polacchi del Congresso della nuova destra (Knp), quattro deputati provenienti dai Paesi Bassi dal partito per la Libertà PVV, 4 austriaci dell’FPÖ, 5 italiani della Lega Nord, un belga del Vlaams Belang, 23 francesi del Front national. I co-presidenti sono Le Pen e l’olandese Marcel De Graaff.
Per l’olandese Wilders “ci sono certe differenze tra i partiti di questo gruppo, ma le differenze non sono una debolezza, bensì la nostra forza”.