Spoglio e quasi urticante, Irvine Welsh è tra i suoi lettori. È nata la webzine “Visio-Scrittori Visionari” e i suoi curatori, il giornalista umbro Massimo Colonna e il critico cinematografico Francesco Patrizi, promettono scintille letterarie, pop e culturali: ““Il nostro obiettivo – spiegano – è cercare il messaggio nascosto che c’è dietro ad ogni libro visionario, creando un dibattito tra i lettori sulle diverse interpretazioni”.
Entrare nel bar virtuale di “Visio” – che trovate all’indirizzo www.visio.email – fa un certo effetto. Già dalla grafica, spoglia, semplicissima forse un po’ demodè e con una stupenda insegna verde, che è un pugno in un occhio. In pratica luci verdi fosforescenti nel buio che ricordano i neon fatiscenti che sostituirono le lampade a petrolio in quei locali dove ci si ammazzava d’assenzio. È proprio come ti aspetteresti che sia uno di quei bar frequentati da Chinaski, dove troveresti Petey la Civetta che te lo ciuccia per un dollaro e Begbie che ti guarda storto mentre aspetta quei quattro fottuti tossici del cazzo che non arriveranno mai perchè si sono fermati a salutare la Madre Superiora.
Come tutti i bar malfamati che si rispettino, è stracarico di roba che scotta e di gente che discute, parla e litiga pure. E come in tutti i bar malfamati che si rispettino, dietro ogni “contenuto” si nasconde – nel doppiofondo letterario – il secondo messaggio. La chiave di Visio è proprio questa, la ricerca del famigerato messaggio nascosto. Come una partita d’armi nascosta in una cassa di banane, è ciò che dà valore a una consegna che altrimenti non interesserebbe granché.
Si parla di libri, cinema e teatro. Ma anche di iniziativ e, laboratori in tutt’Italia dove si “cucina” cultura. Il cuore di Visio, però, è la lettura e la recensione. Si passa da Murakami a Poe, da Chuck Palahniuk a Roberto Bolaño. Ogni valutazione attiene all’esito della ricerca. Si cerca il mitra tra le banane, insomma. Se c’è, che tipo è, come spara. Ampio spazio, inoltre, agli emergenti (cui è dedicata un’intera sezione) e al dialogo con i lettori che sono invitati a farsi avanti, a segnalare argomenti, spunti. A proposito, è un bar. E al bar si fanno discorsi da bar. Con strumenti semplici e diretti. Perciò ci si propone la classifica delle opere degli scrittori visionari.
Visio vuole creare un angolo fumoso in cui rivoluzionare già l’approccio alla letteratura che, oltre le pagine, riesce a veicolare un’idea. Magari attraversando tutto il marcio dei vizi della società, come in un percorso tantrico. Al termine del quale, immergendosi in tutto ciò che sono le tentazioni, le sconfitte, il male e lo squallido, si riesce finalmente a spalancare il fottutissimo terzo occhio. Al di là del mainstream.