Ebbene, stanchi del solito tran tran? Stanchi di dover “rassicurare i mercati”? Stanchi di una storia sempre uguale, da Yalta in avanti? E allora prendetevi una pausa un po’ fuori di testa, si licet, tanto per scherzare. Fate così: prendete Miguel Serrano, depuratelo di ogni follia esoterica e avrete il materiale per una sceneggiatura niente male.
Polo sud, 1945. Un manipolo di nazisti riesce a fuggire dall’Europa in fiamme, portando con sé i progetti aerospaziali del Terzo Reich. La svastica si nasconderà così, sino al 2018, sul lato oscuro della luna, attendendo il momento giusto per vendicarsi di un occidente in piena decadenza e a guida Sarah Palin.
E’ questa, in buona sostanza, l’assurda trama di Iron Sky, pellicola presentata all’ultimo Festival del Cinema di Berlino, diretta da Timo Vuorensola, giovane regista finlandese e prodotto grazie al crowdfounding: una sorta di finanziamento dal basso in grado di coinvolgere nella produzione gli utenti web interessati al progetto. Fra i protagonisti, un certo Udo Kier, ben noto agli estimatori del mitico Lars Von Trier.
Ufo nazi, ironia anti-imperialista, spettacolari effetti visivi, tratti fumettistici: il tutto condito da un’atmosfera grottesca e fantahorror che rende Iron Sky un esperimento imperdibile. Speriamo anche riuscito. Ad aprile nei nostri cinema.