Nuovi sviluppi, dopo le polemiche riguardo il sacrario dedicato a Rodolfo Graziani, per la cui costruzione il comune di Affile in provincia di Roma – dove il gerarca e ministro di Mussolini passò gli ultimi giorni di vita – aveva chiesto un finanziamento regionale, poi revocato dalla giunta Zingaretti per i soliti veleni ideologici.
Il sacrario? Lo costruisca la Fondazione An
A proporre una soluzione ci ha pensato l’ex ministro della Difesa Ignazio La Russa, spiegando a Il Tempo che la Fondazione Alleanza Nazionale, nel caso tutto il cda fosse d’accordo, potrebbe contribuire erogando metà della somma necessaria. Una destinazione d’uso dei fondi inusuale, stando alle intenzioni espresse nei mesi scorsi sulle finalità dei fondi provenienti dalle casse di Msi e An, che per quest’anno dovrebbero essere destinati alla celebrazione della Prima Guerra Mondiale e ad altre iniziative minori. Graziani però fu presidente onorario dell’Msi dal 1953 e quindi fa parte anche della storia del partito della fiamma tricolore, dunque di An. Se la vicenda dovesse prendere questa piega, la Fondazione metterebbe fine a una querelle che vede da un lato il comune di Affile e dall’altro la Regione Lazio.
Zingaretti ha infatti dichiarato che la revoca dei fondi deriva dal fatto che il comune aveva chiesto una somma di denaro per costruire un generico sacrario al Milite Ignoto, con l’intenzione invece di costruire un’altra cosa. Il Presidente della Regione si appella quindi a un problema burocratico da un lato (sono stati chiesti soldi per uno scopo ma vengono usati per altro), mentre dall’altro parla di una questione etica (“non si può intitolare un monumento a uno come Graziani”). La proposta di La Russa quindi potrebbe risolvere il problema, anche se, dopo le polemiche, la costruzione del sacrario resta ancora in salita.