Il coraggio di dire di no. Quello dimostrato dal parlamento di Cipro. Quello che è mancato al parlamento italiano che ha approvato tutte le porcate imposte dai criminali che sgovernano l’economia europea. Cipro, dunque, ha respinto il furto legalizzato imposto dalla banda tedesca che voleva un prelievo folle nei conti correnti dell’isola. Una manovra che poteva essere valutata come la dimostrazione della totale stupidità degli euroburocrati, oppure come una sfida alla Russia, dal momento che nelle banche cipriote sono ospitati ingenti capitali arrivati da Mosca.
In ogni caso la manovra è stata respinta. Oggi dalla Germania si tuona contro l’irresponsabilità di Cipro. Ma, in realtà, i veri irresponsabili sono proprio gli euro incompetecnici. Gente che, con una giustizia meno cieca, sarebbe finita in galera per istigazione al suicidio di massa, dopo decine e decine e decine di morti in tutta Europa a causa delle misure imposte da questi signori. Ma i magistrati preferiscono occuparsi delle vicende erotiche dei loro avversari e non han tempo per chi si suicida o per i bambini greci che svengono a scuola per mancanza di cibo e medicine.
Merkel e complici avrebbero voluto riproporre la medesima situazione a Cipro. Creando povertà e disperazione in stile greco. Il colpo non è riuscito. Ma loro insistono, ci riprovano. «Cipro non ha alternative», tuonano da Berlino, da Francoforte, da Bruxelles. Le alternative mancano così tanto che, nel frattempo, i ciprioti stanno trattando con Putin. Che non è un benefattore, ma non è neanche ottuso come gli eurosfruttatori. Putin è disposto a concedere molto, a Cipro. Ma chiedendo molto in cambio. Non i conti correnti dei ciprioti, ma garanzie sulla spartizione degli idrocarburi trovati sotto il mare di Cipro. La Russia guarda al futuro e scommette sui guadagni di domani. Merkel e banda non hanno futuro e cercano di portare a casa tutto subito.
Così facendo, però, non solo rischiano di ritrovarsi senza nulla in mano adesso, ma spalancano le porte ad una Russia che – alle prese con la drammatica situazione siriana – sta cercando nuove occasioni di insediamento nel Mediterraneo. Cipro, dunque, per i russi. Ma non solo. E l’idiozia tedesca e di Bruxelles offre a Putin una chance clamorosa ed imperdibile. Infatti lo zar non la sta perdendo.