Una rinnovata vulgata revisionista su un delitto oscuro dell’epoca fascista, l’uccisione del parlamentare socialista Giacomo Matteotti. Sul blog di Beppe Grillo lo storico Arrigo Petacco è tornato sulla vicenda: “Quel delitto è molto strano, anche se poi ci hanno versato sopra valanghe di propaganda e di bugie. È un delitto stranissimo perché io, che oltre lo storico ho fatto anche il giornalista di cronaca nera, ho seguito il fatto come è accaduto veramente, senza tutto il ciarpame che ci hanno fatto sopra”.
La ricostruzione di Petacco
“Il fatto è questo, un pomeriggio di Domenica, Matteotti passeggia del lungo Tevere arriva una macchina, una Lancia Lamda con tanto di targa che il portiere si affretta anche a registrare, scendono giù 4 manigoldi, squadristi e lo caricano in macchina, non gli sparano, non lo ammazzano, lo caricano in macchina, evidentemente è solo un rapimento, solo che durante il tragitto in macchina, il Matteotti cacciato addirittura a forza sotto il seggiolino posteriore della macchina, scalcia, era un uomo forte robusto e coraggioso, scalcia, smadonna, addirittura morde i polpacci di quelli che gli stanno seduti sopra, alla fine uno dei 4 con una mano trova sotto il lunotto posteriore una lima arrugginita e con quella colpisce alla testa Matteotti e lo uccide”.
Il contesto storico
“Mussolini nel 24 ha ottenuto il 68,8% dei voti vi rendete conto? Altro che violenza e che minaccia! E i socialisti, il povero Matteotti era al 18-20 %. A questo punto la domanda che faccio io è: voi pensate che, 10 giorni prima che aveva stravinto le elezioni politiche, il capo del governo, non ancora dittatore, per fare uccidere il capo dell’opposizione manda 4 manigoldi con una lima arrugginita? Ecco, io proprio per questo non ho mai creduto che Mussolini avesse fatto il delitto”.
Mussolini a Salò cercò ancora la verità sul delitto Matteotti
“Questo delitto non si è mai spiegato bene e probabilmente aveva ragione Mussolini, perché lui si occupò di quella indagine ancora nel 43, quando era ancora a villa Feltrinelli a Salò, gli bruciava questa accusa che lui ha sempre respinto per tutta la sua vita e francamente a mio parere aveva perfettamente ragione! Lui fu casomai vittima di uno scontro tra la destra estremista fascista e la sinistra estremista sociale comunista che volevano impedire a Mussolini di creare un governo moderato, perché Mussolini in quei giorni lì sognava ancora di avvicinare i socialisti moderati e fare un partito con loro”.
Le ipotesi da vagliare
“Questo cadavere servì moltissimo a alla destra reazionaria, quella per intenderci di Farinacci e altri che voleva impedire i Mussolini di avvicinarsi a socialisti, tanto è vero che dopo poco nacque la dittatura. Quindi Mussolini fu spinto,come dire a destra da chi voleva impedirgli il suo avvicinamento ai socialisti e la situazione fu tale che a un certo punto lui stesso fu io dico costretto a proclamare la dittatura il 3 gennaio del 1925 in quella occasione lì,visto che non riusciva più a liberarsi di questa colpa, fece un discorso alla camera in cui disse se i fascisti sono una massa di delinquenti io sono il comandante di questa banda di delinquenti e da quel momento comando io, cioè praticamente da quel momento ci fu la dittatura”.
Le altre ipotesi
“Una soluzione precisa non esiste, perché francamente Mussolini cercò in tutti i modi di scoprire, anzi pare che nel ’43 ai tempi di Salò avesse già individuato gli industriali che avevano organizzato il colpo e si trattava tra l’altro di industriali tutti genovesi, così almeno diceva lui, la mia opinione a riguardo è che Mussolini fu coinvolto involontariamente nel delitto Matteotti, lui non c’entrava affatto, non aveva nessun motivo per uccidere il capo dell’opposizione, che aveva battuto clamorosamente alle elezioni di un mese prima, la mia ipotesi su un delitto è un’altra, intanto non volevano ucciderlo, con qualche ricatto, a denunciare quei documenti che pare che avesse in possesso, per denunciare una compagnia petrolifera americana che faceva delle trivellazioni in Puglia proprio in quel periodo lì, ma anche questa è ipotesi molto vaga. Per il resto è tutta fantasia politica e strumentalizzata che ha praticamente falsato questa vicenda. Comunque il delitto Matteotti fu casuale, non era premeditato, questo è molto chiaro”.