Il presidente della commissione Difesa della Camera, Elio Vito, ha invita il fuciliere di Marina Massimiliano Latorre alla Camera. Questa la lettera con cui il militare declina gentilmente l’invito, rimandando la visita a quando sarà libero anche l’altro Leone del San Marco, Salvatore Girone, attualmente prigioniero in India.
Gentile On.le Vito,
desidero ringraziarLa sentitamente per la Sua lettera del 17 Settembre u.s. e per l’ulteriore interessamento che con essa ha inteso dimostrarmi. La Sua vicinanza personale, nonché il calore istituzionale della Commissione Difesa che Ella presiede, sono motivo di apprezzato sostegno in questo periodo della mia vita. Anche il complesso percorso di riabilitazione medica cui ormai da settimane mi sottopongo trae beneficio dall’incoraggiamento che da così tante parti mi giunge.
In questo frangente difficile, anche a livello intimo e personale, alcune circostanze mi danno speranza per il futuro: l’affetto dei miei cari, la fiducia nelle istituzioni e la constatazione dell’operosità di quanti in esse quotidianamente agiscono per giungere presto a una soluzione definitiva della controversia che mi vede coinvolto assieme a Salvatore.
Sarei pertanto felice e onorato di poter accettare da subito l’invito a recarmi in visita alla Commissione Difesa della Camera dei Deputati, che Ella così gentilmente ha rivolto a me e alla mia famiglia.
Ciononostante, i profondi sentimenti di compartecipazione che mi legano a Salvatore, il mio senso di responsabilità nonché condizioni di salute ancora precarie, mi costringono a posticipare la visita. Ritengo che sia giusto e coerente con i valori dell’etica militare nei quali mi riconosco che tutti gli snodi di questa vicenda siano caratterizzati dal massimo grado di condivisione fra di noi e che, in questa prospettiva, la visita alla Commissione Difesa possa costituire, in un futuro che mi auguro prossimo, l’occasione per celebrare la definitiva conclusione della vicenda che ci vede entrambi coinvolti.
Certo che condividerà lo spirito delle mie motivazioni, colgo l’occasione per rappresentarLe i sensi della mia più profonda stima.
Per mare, Per Terram”.