Il limite è ormai superato da tempo. E parliamo del limite della decenza. Dopo le inchieste giudiziarie che hanno portato alle dimissioni del segretario confederale Giovanni Centrella, l’Ugl vive davvero stabilmente sull’orlo di una crisi di nervi.
La settimana scorsa c’è stato il consiglio nazionale a Montesilvano: avrebbe dovuto eleggere il nuovo segretario nazionale, dopo le dimissioni di Geremia Mancini. L’assise si è divisa. E per alcuni è stato eletto il segretario nuovo, per altri no. C’è un segretario? Sì, uno nessuno e centomila diremmo, ricorrendo ad una citazione pirandelliana.
Il sito dell’Ugl incorona Paolo Capone
“Alcuni mestatori della bad company centrelliana stanno diffondendo da giorni comunicati nei quali, a seconda di chi scrive, si afferma o che mi sarei auto proclamato Segretario Generale, oppure che l’elezione non sarebbe mai avvenuta o, ancora più incredibilmente, che la mia elezione non sarebbe stata proclamata dal Presidente del Consiglio Nazionale, Paolo Mattei”: ecco la presa di posizione sul sito nazionale Ugl del segretario generale Paolo Capone, che ritiene valida la sua elezione nell’assise abruzzese. Poi le accuse: “Alcuni autorevoli esponenti di quella classe dirigente, particolarmente distratta ai tempi di Centrella, starebbe tentando di raccogliere, più o meno subdolamente, dichiarazioni in questo senso da alcuni delegati. Ritengo quindi utile chiarire, anche al fine di rappacificare gli animi e di rassicurare definitivamente tutti circa la regolarità della mia elezione, che la Confederazione dispone della registrazione della seduta e che da questo si evince inoppugnabilmente l’avvenuta proclamazione del Segretario Generale, nonostante la violenza messa in atto da chi si batte da mesi contro il necessario cambiamento all’interno dell’Ugl. Il file di questa registrazione – spiega Capone – sarà disponibile attraverso i social network. Colgo l’occasione per ringraziare il mio predecessore, Geremia Mancini, che stamattina mi ha rivolto l’augurio di buon lavoro complimentandosi per la mia elezione: è questa la dimostrazione del nuovo clima al quale stiamo e sto lavorando oltre che della marginalità di chi prova ancora, con la calunnia e la menzogna, ad infangare la nostra classe dirigente. Una classe dirigente alla quale va il mio pensiero più affettuoso assieme all’impegno più profondo per rilanciare il nostro sindacato”.
L’Agenzia parlamentare riporta una nota di smentita
“Il Consiglio nazionale della Ugl, che si è concluso alla mezzanotte di ieri a Montesilvano, non ha eletto alcun nuovo Segretario generale e, pertanto, seconda la norma statutaria, e’ in carico il Segretario dimissionario Mancini”: la presa di posizione dello sfidante di Capone, il segretario nazionale delle Poste e Comunicazioni della Ugl. “Ieri, dopo la mezzanotte, quindi a Consiglio Nazionale concluso e dopo un’intensa due giorni di confronto sindacale, il presidente p.t. dell’ assemblea ha constatato la mancata elezione del Segretario generale e la fine dei lavori – spiega Muscarella – e, alla luce di ciò, con il collega Capone e con i colleghi consiglieri nazionali ci siamo dati appuntamento alla prossima assemblea che il Segretario Mancini, rimasto in carica, convocherà. Il tempo che trascorrerà fino alla prossima data del Consiglio nazionale – conclude Muscarella – sara’ utilizzato, come sempre da parte nostra, per costruire il progetto sindacale della nostra Ugl ed una squadra capace di portarne avanti la gloriosa storia e di elevare la qualità della nostra proposta per un sindacato vitale e vivace e che sara’ ancora protagonista del nostro paese”.
Domani c’è una riunione nella sede Ugl. Anzi no
Per domani era annunciata una riunione nella sede della confederazione a Roma, promossa dal fronte che non riconosce l’elezione di Capone. E si arriva così allo psicodramma con una nota del segretario generale che sostiene di essere stato eletto in Abruzzo: “È destituita di qualsiasi fondamento la notizia pubblicata su alcuni social network e alcune agenzie circa la convocazione di una conferenza stampa prevista per domani, lunedì 3 novembre, presso la sede della Confederazione, a Roma in Via Botteghe Oscure 54”.
La riunione romana era promossa dalla mozione ‘Ripartire dal territorio’ composta da Serafino Cabras, Paolo Varesi, Antonio Franco e Francesco Falco: “Il Consiglio Nazionale dell’Ugl non ha eletto alcun segretario generale e lunedì in conferenza stampa mostreremo le prove che lo dimostrano”
Domani alle 12 nella sede del sindacato di via delle Botteghe Oscure il chiarimento finale? Chi vivrà vedrà…
Ps Una domanda finale. Perché Renata Polverini, deputato di Forza Italia già governatore del Lazio su spinta finiana, assiste silente alla caricaturale fine del sindacato che ha contribuito a rilanciare in anni non troppo lontani?