• Home
  • Il Clan
  • Privacy Policy
  • Contatti
venerdì 16 Aprile 2021
No Result
View All Result
Barbadillo
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Barbadillo
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Barbadillo
Home Esteri

L’intervista. Arpino: “L’Irak? La ‘grande America’ deve dimostrare la propria influenza”

by Marco Petrelli
24 Agosto 2014
in Esteri
0
la-guerra-di-Charlie-Wilson-3
Tom Hanks (a sinistra) in una scena del film “La Guerra di Charlie Wilson”, dedicato al senatore americano che investì milioni di dollari nelle forniture d’armi ai guerriglieri afghani in funzione anti URSS

“Questa volta niente miliardari texani e nessuna operazione Cyclone. Il tutto sembra accadere in termini piuttosto modesti, con il riciclo di armi anzianotte e surplus dei quali, con sollievo, abbiamo trovato un’ottima occasione per cominciare a liberare i nostri magazzini” replica Mario Arpino* ad un nostro accostamento tra Matteo Renzi e Charlie Wilson, ve lo ricordate? Tom Hanks ne indossò i panni in una celebre pellicola del 2007 che ricostruiva i dettagli e lo sviluppo di quella che passò alla storia come  “Operazione Cyclone”. Ma l’analisi di Arpino non risparmia anche gli USA, per la loro politica estera “ondivaga, contradditoria e spesso inconcludente“.

Armi ai Peshmerga: Renzi indossa i panni di Charlie Wilson?

No, credo proprio di no. Questa volta niente miliardari texani e nessuna operazione “Cyclone”. Il tutto sembra accadere in termini piuttosto modesti, con il riciclo di armi anzianotte e surplus dei quali, con sollievo, abbiamo trovato un’ottima occasione per cominciare a liberare i nostri magazzini. Una fornitura da “spending review”, insomma, che forse non è esattamente ciò di cui hanno bisogno i bravi Peshmerga. Ma tutto fa. Specialmente se, in semestre italiano, ciò ci consente di affermare che stiamo ottemperando tra i primi ai deliberata del vertice dell’Unione europea, da noi lodevolmente convocato a ferragosto. Atto doveroso, s’intende, ma che non è niente male anche come trovata pubblicitaria. Senz’altro meno spettacolare della secchiata d’acqua in testa, ma comunque redditizio e a basso costo. Ora, finalmente, siamo anche noi tra quelli che “fanno qualcosa”.

C’è il rischio concreto che la guerriglia curda, un domani, possa rivolgere le armi contro l’Occidente stesso?

I Curdi hanno i loro obiettivi, che possono anche non coincidere con quelli occidentali, ma è un rischio che è difficile intravedere. Per loro, la lotta al c.d, Stato Islamico è anche la lotta per preservare e se possibile ampliare le autonomie rispetto a Baghdad del Governo Regionale curdo, con il quale persino la Turchia di Erdogan – che non è più da considerarsi Occidente – intrattiene rapporti politici e commerciali. Se, come auspichiamo, la loro azione contro l’Isis contribuirà al successo, acquisiranno dei diritti che sarà difficile disconoscere.

Obama invia consiglieri in Irak. Primo passo verso un nuovo attacco militare USA?

La politica estera di Obama continua ad essere ondivaga, contradditoria e spesso inconcludente. Anche la grande America, come la piccola Italia, ha bisogno di dimostrare al mondo che “fa qualcosa”. Il guaio è che non sa bene cosa, e continua ad inseguire gli eventi. Giusto difendere i propri cittadini a Erbil, e con essi i propri interessi energetici. Ma non dimentichiamo che molti dei guai in cui nel tempo sono incorsi gli Usa sono cominciati proprio con l’invio di “consiglieri”…. Quello che è certo, è che per fermare l’Isis non sarà sufficiente qualche raid dalla portaerei o qualche Predator armato.

Secondo la sua esperienza l’Isis potrebbe contare su fiancheggiatori esterni? Se si, quale sarebbe il vantaggio per uno stato mediorientale nel finanziare il Califfato islamico?

Il tutto va riguardato nel più ampio quadro della secolare lotta tra sciiti (solo il 10 per cento dei musulmani) ed i sunniti (90 per cento). L’Iran è considerato minaccia regionale. L’Isis, pur nella sua efferatezza, da alcuni può essere considerato come temporaneamente strumentale a questa lotta intestina. Da alcuni, infatti, l’offensiva estremista è salutata come una sorta di “primavera irachena”. Tra questi, il vicepresidente sunnita Tariq al-Hascemi, condannato a morte e poi accolto e ospitato con tutti gli onori prima a Doha, poi a Riyadh ed ora, come esiliato, in Turchia. Idem per l’associazione degli ulema iracheni (capi religiosi sunniti), che opera da Amman.

*Ufficiale pilota dell’AM, già Capo di Stato Maggiore della Difesa, analista di Affari Internazionali

@barbadilloit

Marco Petrelli

Marco Petrelli

Marco Petrelli su Barbadillo.it

Related Posts

Irlanda del Nord. Non cessano i disordini, alta tensione a Belfast

Irlanda del Nord. Non cessano i disordini, alta tensione a Belfast

15 Aprile 2021
Addio al principe Filippo: essere amati non vuol dire essere (per forza) pop

Addio al principe Filippo: essere amati non vuol dire essere (per forza) pop

10 Aprile 2021

Joe Biden presidente (ostaggio) delle sue minoranze etniche

Il punto (di M.Tarchi). Il (presunto) ritorno del pragmatismo nella politica mondiale

Il commento. La regina Elisabetta II e le lettere dei sudditi che allontanano le nubi di Harry e Meghan

Brexit e rimostranze lealiste, cresce la tensione nell’Irlanda del Nord

Hunger Strikers\5. L’Irlanda del Nord cerca pace e vuole giustizia

Germania. La Corte costituzionale di Karlsruhe sospende la ratifica del Recovery fund

I gilet gialli antifa: i “nuovi” utili idioti

Più letti

  • L’intervista.  Goikoetxea: “Il fallo su Maradona? La mia croce”

    L’intervista. Goikoetxea: “Il fallo su Maradona? La mia croce”

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Addio a Le Pen in Europa e a stop al progetto Sud, la Lega si ricolloca?

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Alain de Benoist: “Elezioni Usa: non c’è stata nessuna onda democratica pro Biden”

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • La monarchia inglese ha superato tutto, reggerà anche le recite di Meghan

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Destre. (di M. Veneziani). Meloni vola ma le manca classe dirigente

    0 shares
    Share 0 Tweet 0

Seguici su Facebook

Siti amici

  • 10 righe dai libri
  • Appennini di Gian Luca Diamanti
  • Arianna Editrice
  • Associazione Eumeswil Firenze
  • Calcio e statistiche
  • Diretta.it
  • Eclettica edizioni
  • Finanza Sexy
  • Hamelin Prog – Progressive Rock Magazine
  • Il blog di Roberto Perrone
  • Il diario del gigante Paolo Isotta
  • L'eminente dignità del provvisorio
  • linkiesta
  • melascrivo
  • Polémia
  • Rivista Visio
  • SilviaValerio.it
  • Storia in rete
Facebook Twitter Instagram

“All’orizzonte di quell’oceano ci sarebbe stata sempre un’altra isola, per riparsi durante un tifone, o per riposarsi e amare”.
Hugo Pratt

Barbadillo è un laboratorio di idee nel mare del web che, a differenza d’altri, non naviga a vista. Aspira ad essere un hub non conformista, un approdo libero nel quale raccogliere pensieri e parole e dove donne e uomini in marcia possono fermarsi a discutere insieme di politica, ecologia, musica, film, calcio, calci, pugni e rivoluzione.

Ultimi articoli

L’automobile e noi, storia (breve) dell’evoluzione di un rapporto

L’automobile e noi, storia (breve) dell’evoluzione di un rapporto

15 Aprile 2021
Georges Bernanos, un uomo libero tra male e grazia divina

Georges Bernanos, un uomo libero tra male e grazia divina

15 Aprile 2021
Irlanda del Nord. Non cessano i disordini, alta tensione a Belfast

Irlanda del Nord. Non cessano i disordini, alta tensione a Belfast

15 Aprile 2021

Ultimi commenti

  • Valter Ameglio su Manuela Lamberti: “Per (a destra) c’è bisogno di attrezzare un Arsenale delle Idee”
  • Guidobono su L’antiliberismo di Papa Francesco
  • Guidobono su L’antiliberismo di Papa Francesco
  • Enrico Nistri su 150 anni fa nasceva Guglielmo Ferrero (il geniale genero di Cesare Lombroso)
  • Fernando su Giornale di Bordo. A chi fa paura il generale (Figliuolo) con la penna bianca?
  • Enrico Nistri su L’antiliberismo di Papa Francesco
  • Guidobono su Formula 1. Il circus arriva a Imola: c’è vita (oltre) Hamilton e Verstappen?

with by amdotcom

No Result
View All Result
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Questo sito utilizza cookie per fornirti la migliore esperienza di navigazione. Se continui nella navigazione acconsenti all'uso dei cookie.OkLeggi di più