È morto questa mattina nella sua abitazione, Domenico Mennitti, ex sindaco di Brindisi, aveva 75 anni. E’ stato una figura di assoluto rilievo nella destra italiana, vicesegretario del Msi quando Pino Rauti divenne leader, nonché intellettuale raffinato della destra meridiana.
Con il ritorno alla segreteria missina di Gianfranco Fini nel 1991, si dimise da parlamentare per andare a dirigere il quotidiano “Roma”. Fu il primo ideologo di Forza Italia, immaginandolo come cartello politico che raccogliesse insieme liberaldemocratici, conservatori, cattolici e destronazionali.
Mennitti è stato anche un amministratore coraggioso, senza nessun timore di affrontare e scompaginare i piani dei poteri forti, delle multinazionali e del clientelismo gelatinoso meridionale: è stato primo cittadino di Brindisi dal 2004 al 2011; quasi a metà della seconda consiliatura, nell’agosto del 2011 aveva lasciato il governo della città per motivi di salute. Anche il mondo ecologista ha trovato in Mennitti un interlocutore privilegiato e non ideologico: insomma ha sempre posto l’interessa della comunità prima di quello degli speculatori, di destra e di sinistra. E’ stato anche deputato europeo di Forza Italia.
Nella destra culturale ha lasciato una testimonianza preziosa di impegno per le idee, mai settarie, in nome della contaminazione virtuosa per il bene comune della Nazione. Indimenticabile Proposta, “rivista di informazione politica” alla quale collaborarono Gennaro Malgieri, Adolfo Urso e Pietrangelo Buttafuoco, ma soprattutto Beppe Niccolai, maestro di carattere di molti giovani della sinistra fascista: fu uno spazio di elaborazione aperto anche a contributi di altre correnti culturali, quella socialista su tutte.
Anche durante la lotta coraggiosa contro la malattia, ha continuato a scrivere editoriali, analisi e fondi per il Corriere del Mezzogiorno, il Quotidiano di Brindisi e Lecce, nonché libri densi come “Un’altra idea del mezzogiorno” (D’co) e “Destra e democrazia. Dall’ideologia al progetto” (Progedit).
Alla famiglia e a Barbara e Pierluigi giungano le condoglianze della redazione tutta di Barbadilloit