«Ho sentito due mesi fa che una persona ha detto: con questo parlare dei poveri, questo Papa è un comunista! No questa è una bandiera del Vangelo, la povertà senza ideologia, i poveri sono al centro del Vangelo di Gesù». Papa Francesco ritorna a parlare della lettura al centro della sua vita: il Vangelo. E lo fa smontando ancora una volta le letture “interessate” della sua parola. Nessuna sbandata verso il pauperismo e la filantropia da parte di Bergoglio, ma «povertà senza ideologia» come è narrata nelle scritture e nella stessa vicenda terrena di Cristo.
Tutto questo il pontefice lo ha ribadito a cinque studenti fiamminghi che gli hanno chiesto lumi sulla sua “felicità” sull’importanza dei maestri e sulla condizione lavorativa dei giovani: tema, citando i dati della disoccupazione in Italia, sul quale Bergoglio si è dimostrato molto preoccupato.
Proprio in questi giorni Francesco è tornato anche su un altro argomento spesso e volentieri oggetto di letture strumentali: quello sulla sua presunta apertura verso le unioni fuori dal matrimonio (anche omosessuali). Come la pensa davvero il Papa? «L’immagine di Dio è la coppia matrimoniale: l’uomo e la donna». Così nella catechesi all’udienza generale davanti a circa 80 mila fedeli in piazza San Pietro il Papa ha ribadito il messaggio della Chiesa sull’argomento. «L’alleanza di Dio con noi è lì rappresentata in quell’alleanza tra l’uomo e la donna. E questo è molto bello», ha spiegato il Pontefice sottolineando che «quando l’uomo e la donna celebrano il matrimonio Dio si rispecchia in quella coppia, che diventa l’icona dell’amore di Dio». In pochi giorni, insomma, due puntualizzazioni che sconfessano su tutta la linea la cordata che cerca di estrapolare dalle parole del pontefice presunti strappi.