Nicola Cosentino finisce in manette: è indagato, insieme ad altre dodici persone tra cui i suoi fratelli Giovanni e Antonio, per il presunto ‘monopolio’ delle pompe di benzina nell’area del casertano che si estende da Villa Briano fino a Casal di Principe. Le accuse formulate dalla Procura della Repubblica di Napoli sono gravissime. si va dalla concorrenza sleale fino all’estorsione. Il tutto aggravato dalla finalità camorristica.
L’inchiesta che vede coinvolto l’ex sottosegretario all’Economia si muove sullo sfondo di una politica ritenuta “asservita” agli interessi illegali da parte della Procura. I magistrati napoletani ipotizzano l’esistenza di un gruppo criminoso che si muoveva – spinto dalla “spregiudicatezza dei fratelli Cosentino” – tra interessi dei clan e piaceri imposti a politici e tecnici degli enti locali. L’indagine è partita dopo che il gestore di una pompa di benzina della zona, ottenuta la sua licenza, ha visto sorgere – praticamente accanto alla sua – un’altra area di servizio in spregio alla normativa che impone una distanza minima tra i punti di rifornimento. Questa, come le altre dell’area, è stata ritenuta riconducibile alla famiglia Cosentino. Così i magistrati napoletani hanno ricostruito un intricato intreccio tra interessi imprenditoriali e favori elargiti dagli uomini forti dei Casalesi o da funzionari dei diversi enti e di società petrolifere.
L’arresto di Nicola Cosentino ha fatto insorgere i suoi fedelissimi. Il senatore Vincenzo D’Anna, iscritto al gruppo parlamentare delle Grandi Autonomie, ha gridato alla “giustizia ad orologeria” denunciando quella che, secondo lui, sarebbe un’altra dimostrazione della “magistratura come strumento di condizionamento della politica”. Fatto sta che l’indagine sulla benzina casertana rischia di incendiare il centrodestra campano. I secessionisti di Forza Italia, capeggiati proprio dall’ex sottosegretario all’Economia, avrebbero ufficialmente presentato il progetto Forza Campania scompaginando l’assetto del partito azzurro in Campania in vista del voto regionale del prossimo anno e delle imminenti elezioni europee.