Papa Francesco incontrerà 700 familiari delle vittime innocenti della mafia. L’evento è fissato per venerdì 21 marzo alle ore 17.30 e coinciderà la vigilia con la XIX “Giornata della memoria e dell’impegno” promossa dall’associazione antiracket Libera. E si terrà nella chiesa di San Gregorio VII, a pochi metri dalle mura leonine.
Non trattiene l’emozione il fondatore di Libera don Luigi Ciotti: «La disponibilità del Papa ad accompagnare i famigliari a questo momento carico di dolore ma anche di speranza – ha spiegato il sacerdote – è segno di un’attenzione e di una sensibilità che loro hanno colto sin dal primo momento. Attenzione verso tutta l’umanità fragile, ferita. Ma attenzione, anche, per lo specifico tema delle mafie, della corruzione, delle tante forme d’ingiustizia che negano la dignità umana. Voce di una Chiesa che salda il cielo e la terra, e che della denuncia fa annuncio di salvezza. Molte di quelle vittime erano “giusti”. Persone che non hanno esitato a mettere la propria vita al servizio di quella degli altri, anche a costo di perderla. È questa giustizia delle coscienze, prima che delle leggi, il dono che ci hanno lasciato. Condividerlo è nostro compito quotidiano. Condividerlo con Papa Francesco – ha concluso don Ciotti – è la più grande delle gioie».