Da gennaio pronto il nuovo programma europeo “Competitivenessfor Small Medium Enterprises.” In questo particolare scenario di crisi l’Unione Europea mette a punto uno strumento dedicato alle PMI per proseguire il percorso già avviato dal vecchio programma quadro CIP per la competitività e l’innovazione.
Cosme ha una dotazione finanziaria di 2,5 Miliardi di Euro per il periodo 2014/2020 e si propone di incrementare la capacità di competizione imprenditoriale sui mercati, anche internazionali, sostenendo da un lato l’accesso ai finanziamenti e dall’altro incoraggiando una cultura imprenditoriale anche per la creazione di nuove imprese.
I principali destinatari di questo strumento sono imprenditori di PMI che avranno la possibilità di usufruire di accessi agevolati ai finanziamenti per le proprie attività; cittadini che intendano mettersi in proprio e che incontrino difficoltà legate alla creazione e allo sviluppo della nuova attività d’impresa; gli Stati membri che usufruiranno di un’assistenza più efficace nell’attuazione delle riforme necessarie nel settore imprenditoriale.
L’elemento di novità di Cosme sta nel fatto che le imprese, anche le più piccole, non dovranno più affidarsi esclusivamente alle misure offerte dal Fesr o dal Fse a livello regionale ma potranno usufruire anche di un nuovo canale di garanzia e di finanziamento direttamente dalla Commissione Europea attraverso una progettazione di un’idea perseguibile e sostenibile. Esso intendeagevolare le PMI ad accedere ai finanziamenti sotto forma di capitale o di debito. Uno strumento di capitale proprio per gli investimenti in fase di sviluppo che fornirà alle PMI, tramite intermediari finanziari, finanziamenti di capitale proprio rimborsabili ad orientamento commerciale sotto forma di capitale di rischio. Inoltre prevede anche un prestito con accordi di condivisione dei rischi diretti o di altro tipo con intermediari finanziari per coprire i prestiti destinati alle PMI.
Accanto al sostegno finanziario Cosme intende agevolare l’accesso ai mercati dell’UE ma anche extraeuropei attraverso la rete Enterprise Europe per un migliore inserimento commerciale nel mercato unico e fuori dai confini europei. Sono previste anche forme di cooperazione industriale internazionale per ridurre il divario tra Pmi europee ed extraeuropee a causa di differenze sostanziali di carattere normativo.
Non meno importante, infine, la promozione della cultura imprenditoriale per i giovani imprenditori e per le donne.
Tutti gli interventi previsti sono la conseguenza di un’attenta analisi che l’Unione Europea ha sviluppato in considerazione di una serie di elementi raccolti negli ultimi 7 anni: tra il 70% e il 88% delle imprese considera le difficoltà amministrative in altri Stati membri dell’UE come ‘importanti’ per decidere se impegnarsi o meno nel commercio transfrontaliero; solo il 45% dei cittadini europei vorrebbe essere autonomo, rispetto al 55% negli Stati Uniti e il 71% in Cina; tra 400.000 e 700.000 piccole e medie imprese non sono in grado di ottenere un prestito dal sistema finanziario formale; solo il 25% delle PMI dell’UEesporta direttamente fuori dai mercati nazionali e solo il 13% delle esportazioni va al di fuori dell’UE.
Cosme, pertanto, prevede di assistere circa 39.000 imprese all’anno con l’aspicio di creare o salvare circa 30.000 posti di lavoro e promuovere 900 nuovi prodotti o processi commerciali.
A tal fine circa 1,4 Miliardi di Euro (dei 2,5 previsti) saranno destinati agli strumenti finanziari.
Per una volta è bene sottolineare che questo programma porta la firma anche di un rappresentante italiano, il vicepresidente della Commissione Europea, Antonio Tajani, con delega all’industria e all’imprenditoria. Nei prossimi mesi la Commissione provvederà ad emanare nuove call for proposal del programma. Si consiglia di seguire il sito internethttp://ec.europa.eu/enterprise/initiatives/cosme/index_en.htm.