Francesco Lollobrigida, esponente di Fratelli d’Italia nel Lazio, è il responsabile organizzativo delle primarie sul simbolo e sui temi politici del partito che si stanno svolgendo durante questo fine settimana. L’abbiamo raggiunto al telefono nel clou della consultazione, per avere un commento sulla riuscita dell’iniziativa e sul progetto che sembra prendere forma
I seggi delle primarie di Fratelli d’Italia sono aperti da poche ore e arrivano già i primi risultati sull’affluenza. Come sta andando?
Sta andando molto bene. Abbiamo già registrato 30 mila votanti, con 7000 volontari attivi e quasi 800 seggi. Una mobilitazione del genere è difficile anche per partiti ben più grossi. Oggi non sono aperti neanche tutti i seggi, che saranno aperti invece domani. Siamo soddisfatti perché abbiamo lanciato questa sfida delle primarie da molto tempo ma nessuno l’aveva accolta fino ad ora. Inizialmente abbiamo deciso di estendere l’invito a ricostruire qualcosa a destra con Officina per l’Italia, poi abbiamo lanciato queste consultazioni su simbolo, programma, classe dirigente locale e leadership nazionale.
Perché un solo candidato?
Nessuno ha messo in discussione la guida di Giorgia Meloni e per questo abbiamo deciso di non inventarci candidati alternativi e di facciata, come hanno fatto in passato altri. Però Giorgia ha già dichiarato che ad ottobre si rimetterà in discussione con una consultazione analoga.
Avete fatto uno sforzo organizzativo non indifferente, non sarebbe stato più semplice una consultazione online in stile Movimento 5 Stelle?
Noi vogliamo ribadire che la presenza fisica e il rapporto diretto con il cittadino devono essere prioritari e abbiamo voluto fare in modo che i votanti avessero la possibilità di conoscere ai seggi o ai banchetti chi votavano. Abbiamo previsto però il voto online, per dare la possibilità di partecipare a un pubblico più ampio possibile.
Ieri alcuni sondaggi davano Fratelli d’Italia oltre il 3% apparentemente grazie a questa operazione.
Personalmente non credo agli exit poll, tantomeno credo ai sondaggi, che alle elezioni politiche hanno sbagliato entrambi. Se avessimo guardato i sondaggi non avremmo creato FDI che, vorrei ricordare, è nato proprio per l’annullamento delle primarie del PDL, dopo che avevamo già raccolto le firme e iniziato l’organizzazione. Oggi stiamo dando prova di essere tanti e ben organizzati, quindi l’ottimismo viene da sé. Senza spazio sui mezzi di comunicazione o dirette su Sky, con pochi soldi, stiamo riuscendo a sconfiggere l’astensionismo e l’assenteismo dalle urne, in un momento in cui probabilmente la popolazione è rimasta delusa anche da Renzi, che sembrava l’uomo nuovo e in pochi giorni ha fallito proprio quella rottamazione che si prefiggeva. Ha creato un governo vecchio stampo, con trattative di palazzo slegate dalla volontà popolare. Siamo quindi consapevoli che agli italiano oggi manca qualcosa e cerchiamo di costituirlo noi.