• Home
  • Il Clan
  • Privacy Policy
  • Contatti
mercoledì 17 Agosto 2022
No Result
View All Result
Barbadillo
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Barbadillo
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Barbadillo
Home Esteri

Esteri. La vita a Bangkok mentre la rivolta continua a dividere la Thailandia

by Elena Barlozzari
25 Gennaio 2014
in Esteri, Reportage non conformi
0

thailandia(da Bangkok) Non si arrestano le proteste antigovernative che paralizzano Bangkok da novembre. Il governo thailandese ha deciso di imporre lo stato di emergenza per 60 giorni in vista del voto anticipato del 2 febbraio per cercare di contenere il movimento di protesta che ha bloccato zone della capitale nel tentativo di costringere alle dimissioni la premier Yingluck Shinawatra. Il decreto dà alle agenzie di sicurezza il potere di imporre il coprifuoco, detenere sospettati senza accuse, censurare i media, vietare riunioni politiche di più di cinque persone e dichiarare off-limits alcune aree della capitale. Notizia recentissima è quella che vede Kwanchai Praipan, presentatore radiofonico di un’emittente pro-governativa della Thailandia, ferito da colpi d’arma da fuoco mentre era fuori dalla sua abitazione, a Udon Thani, nel nordest del Paese. Praipan è considerato uno dei leader delle “camicie rosse”, movimento in gran parte rurale, fedele al governo di Yingluck Shinawatra. La nostra collaboratrice, proprio da Bangkok, ci racconta con una testimonianza in loco come vive la popolazione questo stato di agitazione.

*********

Mr. Surawood Sangpraset, cinquantenne nato e cresciuto a Bangkok, si rende disponibile ad incontrarci sulla Charoen Krung road, di fronte ad un chiosco che arrostisce carni e verdure. Lui non manifesta, è filogovernativo, simpatizza per il partito Pheu Thai e vuole le elezioni.

«Suthep Thaugsuban (leader della protesta ed  ex deputato dell’opposizione, ndr) si è definito proprietario della Thailandia ed ha detto che il suo è un golpe del popolo» racconta Surawood con aria incredula. «Come si può chiamare ciò che sta capitando a Bangkok un ‘golpe del popolo’ quando l’intento è quello di impedire, proprio al popolo, di scegliere i suoi rappresentanti politici attraverso elezioni democratiche?». In effetti, l’obiettivo dei manifestanti, dopo aver costretto il premier alle dimissioni, è proprio quello di boicottare le elezioni anticipate previste per il 2 Febbraio e poi instaurare un governo riformista di “non eletti”.

Suthep sostiene che il popolo è dalla sua parte, perché allora teme le elezioni? La risposta a questa domanda non è univoca, ed è la soluzione dell’enigma. Secondo i seguaci di Suthep, il loro leader non teme la volontà popolare, ma che la corruzione del sistema vada nuovamente ad orientarsi in favore del clan Shinawatra, e quindi dell’attuale premier ad interim Yingluck Shinawatra. Per i filogovernativi, invece, come Mr. Surawood, l’opposizione sa perfettamente di non aver alcuna chance contro Yingluck perché lei, e prima di lei suo fratello Thaksin Shinawatra, «hanno riformato il sistema sanitario thailandese introducendo un ticket del costo di 30 bath (meno di un euro, ndr); combattuto il narcotraffico e stabilito che venisse inflitta la pena capitale ai trafficanti;  sostenuto ed accresciuto l’export e valorizzazione dei prodotti thai nel mondo; costruito il nuovo aeroporto e mezzi pubblici» ci spiega il nostro interlocutore. Ed ancora, «la gente ama la famiglia Shinawatra per tutto quello che ha fatto, ed i suoi avversari sanno bene che l’unico modo che hanno per prendere il potere è quello antidemocratico» conclude.

Eppure, a giudicare dalle migliaia di manifestanti nelle strade che sventolano bandiere e costruiscono barriere con sacchi di sabbia, non sono in pochi a pensarla come Suthep. «Le persone che protestano contro l’attuale governo provengono dal Sud del paese, da zone della Thailandia in cui è presente una grande concentrazione di musulmani e – guarda caso – Suthep  ha parenti e simpatie tra i musulmani» ci confessa Surawood, «secondo me le ragioni del loro sostegno non sono politiche come vogliono far credere ma religiose».

Il Re Rama IX, salito al trono nel lontano 1946 e profondamente venerato dalla sua gente, ha preferito non prendere posizione perché «come tutti i padri, desidera che i propri figli diventino grandi e siano in grado di risolvere le loro questioni autonomamente» – ci spiega Surawood. Il tempo a disposizione è terminato, salutiamo Mr. Sangpraset  cercando d’istinto una stretta di mano, ma lui s’inchina, congedandosi a mani giunte da vero thailandese.

@barbadilloit

Elena Barlozzari

Elena Barlozzari

Elena Barlozzari su Barbadillo.it

Related Posts

Diario di guerra. Mykolaiv, l’ultimo baluardo sotto attacco russo

Diario di guerra. Mykolaiv, l’ultimo baluardo sotto attacco russo

9 Agosto 2022
Giornale di Bordo. Il triangolo Usa-Ucraina-Putin e “La guerra di Troia” di Giraudoux

Russia-Ucraina. Riflessioni dopo oltre 5 mesi di conflitto

3 Agosto 2022

Diario di guerra. Si infiamma il fronte di Kherson

Ucraina tra glamour presidenziale e “popoli russi liberi”

Diario di guerra. Il fronte di Mykolaiv e la partita gas-grano

Ucraina, le radici del conflitto che infiamma l’Europa

Viaggi&Patrie. Dell’Orco: “Così racconto le città divise”

Focus. Allarme sul destino delle armi occidentali cedute a Kiev

Diario di guerra. Mosca conquista Lisichansk. G20 turbolento

Più letti

  • L’intervista.  Goikoetxea: “Il fallo su Maradona? La mia croce”

    L’intervista. Goikoetxea: “Il fallo su Maradona? La mia croce”

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Segnalibro. “Eurasia” e l’attuale ciclo politico dell’Europa

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Difesa. La memoria del cordiale in bustina (simbolo di un’Italia che non c’è più)

    33 shares
    Share 33 Tweet 0
  • Il caso. Arriva Rosiko il gioco da tavola di guerra tra i quartieri di Roma

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Statistiche. Tutti i colori delle maglie del calcio italiano: prevale il rosso

    0 shares
    Share 0 Tweet 0

Seguici su Facebook

Siti amici

  • 10 righe dai libri
  • Appennini di Gian Luca Diamanti
  • Arianna Editrice
  • Associazione Eumeswil Firenze
  • Calcio e statistiche
  • Diretta.it
  • Eclettica edizioni
  • Finanza Sexy
  • Hamelin Prog – Progressive Rock Magazine
  • Il blog di Roberto Perrone
  • Il diario del gigante Paolo Isotta
  • L'eminente dignità del provvisorio
  • linkiesta
  • melascrivo
  • Polémia
  • Rivista Visio
  • SilviaValerio.it
  • Storia in rete
Facebook Twitter Instagram

“All’orizzonte di quell’oceano ci sarebbe stata sempre un’altra isola, per riparsi durante un tifone, o per riposarsi e amare”.
Hugo Pratt

Barbadillo è un laboratorio di idee nel mare del web che, a differenza d’altri, non naviga a vista. Aspira ad essere un hub non conformista, un approdo libero nel quale raccogliere pensieri e parole e dove donne e uomini in marcia possono fermarsi a discutere insieme di politica, ecologia, musica, film, calcio, calci, pugni e rivoluzione.

Ultimi articoli

La fine della Repubblica di Weimar nei ricordi di Hjalmar Schacht

La fine della Repubblica di Weimar nei ricordi di Hjalmar Schacht

16 Agosto 2022
La lettera. Cara Meloni, ci vuole più Fiamma del Msi nel simbolo di FdI

Giornale di Bordo. Cara Giorgia, conserva pure la Fiamma ma guardati dai virologi

16 Agosto 2022
Ernst Jünger e la tecnica

Ernst Jünger e la tecnica

15 Agosto 2022

Ultimi commenti

  • Guidobono su Segnalibro. I danni dell’utopia digitale su sesso e relazioni
  • Pruzzo su Hiroshima, 6 agosto 1945. Quando gli Usa aprono le porte all’incubo atomico
  • Francesco su Hiroshima, 6 agosto 1945. Quando gli Usa aprono le porte all’incubo atomico
  • Francesco su Hiroshima, 6 agosto 1945. Quando gli Usa aprono le porte all’incubo atomico
  • R.de Robertis su Il lucido disincanto di Giuseppe Berto
  • Guidobono su Heliopolis/8. Il Sud irredento con il 5G ma in ginocchio davanti all’autospurgo
  • Sandro su Il lucido disincanto di Giuseppe Berto

with by amdotcom

No Result
View All Result
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Questo sito utilizza cookie per fornirti la migliore esperienza di navigazione. Se continui nella navigazione acconsenti all'uso dei cookie.OkLeggi di più