L’Unità svolta a destra? No, ma corre il rischio di essere vittima di sorta di beffa. Giornalisti e Cdr del quotidiano fondato da Antonio Gramisci sono in agitazione dal momento in cui è stato reso noto (da Il Fatto quotidiano) l’ingresso nell’azionariato del giornale di Maria Claudia Ioannucci, ex parlamentare di Forza Italia e, secondo quanto riportato dal quotidiano di Travaglio e Padellaro, amica del faccendiere Valter Lavitola.
La Ioannucci, attraverso la Pei srl, detiene una quota del 13,98 per cento della Nie spa, la società che edita il quotidiano. La maggioranza assoluta è dell’editore Matteo Fago, con il 51,06 per cento della Nie.
Il comitato di redazione del giornale fondato da Antonio Gramsci, definisce “inaccettabile” il fatto che l’amministratore delegato Fabrizio Meli abbia permesso l’ingresso della Ioannucci nella proprietà del quotidiano e che ciò sia stato fatto “tenendo all’oscuro” il sindacato. I giornalisti hanno chiesto un incontro all’editore per “la sostituzione dell’amministratore delegato e i passaggi per l’uscita dal capitale della dottoressa Ioannucci”. Secondo il Cdr, infatti, in “questa vicenda sono in gioco principi e valori non negoziabili”. “Ricordiamo alla signora Ioannucci che il nostro giornale – secondo il Cdr- non ha mai accettato l’ingresso di Angelucci perché ritenuto inopportuno con la storia della nostra testata. Quando siamo rinati come giornale abbiamo fatto la campagna contro le leggi ‘ad personam’ di Silvio Berlusconi mentre era membro di Forza Italia. Pertanto riteniamo inopportuno la sua presenza e chiediamo che venga sostituita”.
La replica della Ioannucci. “Sono entrata nel capitale de ‘L’Unita perché ogni giornale in difficoltà o che rischia di morire significa una ferita per la democrazia. L’iniziativa è nata dalla volontà di salvare un pezzo di democrazia, persino per Il Fatto Quotidiano lo avrei fatto”. L’ex senatrice di Forza Italia ha smentito i rapporti con Lavitola, confermando che è stato suo cliente, ma ha smentito un possibile sodalizio e ha preannunciato azioni legali contro il Fatto.