Milano – La sala degli Affreschi di Palazzo Isimbardi non si è rivelata abbastanza accogliente per contenere il pubblico accorso lunedì per il convegno del circolo culturale Il Talebano, su “La fine della sovranità – La dittatura del denaro che toglie il potere ai popoli”, e alla fine è stata l’aula Consiliare della Provincia a ospitare il fondatore della Nouvelle Droite, Alain de Benoist (autore di saggi come “Sull’Orlo del Baratro” pubblicato da Arianna editrice), Marco Della Luna, saggista e studioso di economia e Matteo Salvini, eurodeputato della Lega Nord, candidato alla segreteria del partito. Ha moderato Vincenzo Sofo, presidente del circolo Il Talebano e consigliere nella zona 6 – Milano per la Lega Nord.
Alain de Benoist ha descritto nella relazione cosa significhi, per i popoli europei, essere “sull’orlo del baratro” e quali elementi storici abbiano contribuito a creare le condizioni per l’avvento del “turbocapitalismo”: ha così definito un capitalismo dai tratti inumani, sconnesso dall’economia reale, assoggettato all’autocrazia di banche e finanza, disciplinato da logiche anti-territoriali e alimentato da speculatori determinati all’annichilimento degli Stati-nazione, attraverso la morsa usuraria del debito pubblico, che diviene giorno dopo giorno impossibile da pagare. A suo dire questo nuovo libero mercato, soggiogato ad una nuova classe di imprenditori senza più radici né legami territoriali, scaturirebbe quale inevitabile risultato di scelte politiche che negli anni passati hanno introdotto la progressiva deregolamentazione e la crescente delocalizzazione.
Salvini e de Benoist hanno puntato il dito sugli interessi del debito pubblico, che crescono esponenzialmente e che costituiscono un fardello che pesa oggi e peserà in futuro sulle generazioni che verranno. I presenti al convegno hanno sottolineato che l’euro dapprima presentato dai governi europei quale strumento di integrazione e convergenza fra i vari Paesi, si sia invece rivelato quale strumento di frammentazione e divergenza. Tale divergenza è secondo de Benoist, oggi più che mai chiara, se si confronta l’agonia in cui versano le economie dei paesi del Sud Europa con la situazione dei paesi del Nord. De Benoist ritiene che la recessione iniziata nel 2008 sarebbe ben lungi dal risolversi e gli effetti che si produrranno saranno inimmaginabili qualora non si dovesse correre ai ripari celermente.
Le scelte future dei movimenti autonomisti europei per Salvini seguiranno questa direzione: “Si esce da questa situazione solo difendendo strenuamente ciò che è identità, autonomia, popolo, tradizione”. E su questa rotta si incontreranno, annuncia il parlamentare leghista, Marine Le Pen, leader del Front National, e Geert Wilders del partito olandese Pvv, ospiti al prossimo Congresso della Lega il prossimo 15 dicembre al Lingotto di Torino.
(Il circolo il talebano ha promosso in passato incontri del deputato Salvini con intellettuali come Massimo Fini e Pietrangelo Buttafuoco, allo scopo di creare occasioni di riflessione per il popolo leghista. Al grido di battaglia “Roma Ladrona” se ne sostituisce uno nuovo: “no euro”, e la lotta per l’indipendenza assume un significato differente, in linea con le linee del movimento leghista).