“Vivo o morto tu verrai con me”. Una frase che ha accompagnato l’infanzia della maggior parte di noi degli anni ottanta, così come il “coraggio, fatti ammazzare” di Callaghan lo fu per i nostri fratelli maggiori. A pronunciarla Robocop, ovvero l’agente di polizia di Detroit Alex Murphy (l’attore Peter Weller nell’opera originale) che, accoppato nel corso di un conflitto a fuoco, rivive in versione cyborg, come moderno ed evolutissimo braccio armato della legge prodotto dalla OCP, corporation senza scrupoli.
Il regista brasiliano José Padilha, già autore di Tropa de Elite e Tropa de Elite 2, firma il sequel della famosissima pellicola di Paul Verhoeven “Robocop il futuro della legge” del 1987. Al suo primo film in inglese, Padilha resta in tema “strong policeman” recuperando il robottone cuore e acciaio che bucherà gli schermi USA il 7 Febbraio 2014 (il 12 Febbraio in Italia).
Dimenticate l’armatura d’acciaio grigio di cui Alex era dotato nella pellicola 80s: ora il colore dominante è il “nero SWAT” , con un caso più aerodinamico e un’inquietante striscia rossa, degna forse più di un robo killer che non d’un tutore della giustizia.
Ma veniamo alla trama. In un futuro distopico (il 2028 secondo la narrazione) la multinazionale OmniCorp è leader nel settore della tecnologia robotica e i suoi cyborg hanno permesso agli USA di ottenere la supremazia militare in alcuni conflitti. L’agente del Detroit Police Department Alex Murphy si trova, con i suoi colleghi, a fronteggiare la crescente ondata di crimine che si abbatte sulla città del Michigan. Ferito gravemente in un conflitto a fuoco, Alex si salva grazie alla Omnicorp che, tramite sistemi da fantascienza, ingloba il suo corpo in una macchina progettata per combattere il male.
Nel ruolo del protagonista lo svedese Joel Kinnaman (Millennium, uomini che odiano le donne, Safe House, nessuno è al sicuro). Con lui, tra gli altri, Gary Oldman (JFK, Bram Stoker’s Dracula, La Talpa) nei panni del dottor Norton e Samuel L. Jackson che, abbandonato per un momento il ruolo di Nick Fury della Marvel in Iron Man e Captain America: The Winter Soldiers, si dedica ad una delle storie del grande schermo più amate dai bambini nati tra la fine degli anni Settanta e la prima metà degli Ottanta.