“La Luna, per colui che pensa in termini di eternità, è il fulgente memento mori che Dio ripete ogni giorno alla gran madre antica”. Così il saggista e scrittore Giovanni Papini, in La spia del mondo, riferendosi alla diva indiscussa dei nostri cieli, e protagonista assoluta delle notti ottobrine. Ottobre, infatti, è il mese della Luna. E quest’anno, in occasione della International Observe the Moon Light (InOMN), la NASA – che sulla Luna ci arrivò quel 20 luglio 1969 con gli statunitensi Neil Armstrong e Buzz Aldrin –, ha scelto come data il 12 ottobre per celebrare in tutto il mondo la notte della Luna.
Istituita nel 2010, la Notte Internazionale dedicata all’Osservazione della Luna, è ormai un appuntamento fisso e una delle iniziative collettive con più adesioni nell’ambito dell’osservazione del cielo. La versione italiana della InOMN è promossa dall’INAF (Istituto Nazionale di Astrofisica) in collaborazione con l’UAI (Unione Astrofili Italiani), che aiuteranno, grazie anche al contributo del MIUR, ad allestire in varie zone d’Italia delle postazioni per consentire a chiunque di ammirare al telescopio il nostro satellite naturale. Tra tutti i Paesi europei, l’Italia è quello che offre la maggiore quantità di iniziative pubbliche e private organizzate in onore della Luna, a dimostrazione dell’elevata professionalità e passione degli astronomi e astrofili nostrani. Sarà possibile osservare la regina della notte e partecipare a focus di approfondimento sull’astronomia a Padova, Bologna, Arcetri, Catania, Palermo, Torino, Reggio Calabria e, naturalmente, Roma.
La data è stata scelta in quanto la Luna, il 12 ottobre, si troverà nella fase di Primo Quarto, ovvero nella posizione ottimale per far sì che si possano osservare crateri e catene montuose, nonché le principali formazioni geologiche, quali i Mari della Tranquillità, della Serenità e della Fecondità, i monti Appennini e i principali crateri Plato, Ptolemaus, Alphonsus e Arzachel.
Non solo. Se le condizioni meteo lo consentiranno, sarà anche possibile osservare le stelle del cielo d’autunno, tra cui la costellazione di Andromeda. Inoltre, il cielo di ottobre assisterà anche al passaggio di due comete: la P/2 Encke e la C/2013 R1 Lovejoy, osservabili, rispettivamente, a inizio e fine mese. Anche se i riflettori sono tutti puntati su Ison, la cometa più attesa di tutte che potrebbe diventare così brillante da essere visibile addirittura di giorno al suo passaggio attraverso l’atmosfera del Sole. Ison però non sta crescendo secondo le previsioni e potrebbe farsi attendere ancora per molto.
Ottobre, quindi, per tutti i romantici è un mese sensazionale, che offre la possibilità di muovere i primi passi verso la scoperta dell’Universo e di godere degli spettacoli che può offrirci. D’altra parte, se ci limitassimo a disquisire solo di ciò che è puramente terrestre, rischieremmo di mettere in gabbia le ali dello spirito umano.