
Questa settimana abbiamo perso un amico, uno studioso onesto, uno storico vero e non conformista: Giuseppe Parlato. Piemontese, allievo di Renzo De Felice, ordinario di Storia contemporanea, già rettore dell’Università san Pio V, studioso della sinistra fascista e del sindacalismo rivoluzionario, storico del Movimento sociale italiano. In questa veste, anni fa gli affidammo la direzione di una mostra e di un catalogo dedicati alla storia del Movimento sociale.
Di recente era stato nominato dal Ministro Sangiuliano alla guida dell’Istituto di storia moderna e contemporanea. Parlato riuscì a far confluire nella Fondazione Ugo Spirito-Renzo De Felice, che ha guidato per anni, numerosi e preziosi archivi storici e bibliotecari sul fascismo e sull’età contemporanea. In un mondo portato a dimenticare e a cancellare le tracce, Parlato ha salvato dall’oblio e dall’incuria memorie storiche e documenti importanti.
Ricordiamo con affetto e nostalgia le nostre serate con Simonetta Bartolini e altri amici comuni, in cui si alternavano conversazioni storiche, aneddoti e battute (Parlato era molto spiritoso). E di lui ci resta il ricordo che tra una storia e l’altra, una volta cucinò per noi una mitica bagna càuda.