![](https://www.barbadillo.it/wp-content/uploads/2024/06/Schermata-2024-06-01-alle-16.30.31-350x173.png)
E’ cominciato il trofeo Roland-Garros, non meno emozionante. Specialmente perché Nadal, 38 anni che compirà in questi giorni e 14 volte vittorioso a Parigi, è all’ultima sfida sulla terra battuta della porta d’Auteuil, cominciando da un sorteggio sfavorevole e da un incontro particolarmente duro contro Alexander Zerev, n. 4 mondiale, mentre Novak Djokovic, n. 1 mondiale, dopo i recenti insuccessi, ammette i suoi dubbi…
Si dovrà attendere il 9 giugno per sapere chi sarà incoronato, ma questo è solo un inizio: senza tempi morti, si succederanno competizioni di primo piano.
Dal 1 giugno gli appassionati di calcio hanno provato emozioi per la finale di Champions League (vinta dal Real Madrid di Carlo Ancelotti), mentre il 14 il campionato europeo di calcio permetterà a chi ha dovuto ricorrere al fazzoletto per la partenza di Kylin Mbappé dal Paris Saint-Germain – che ha appena vinto la Coppa di Francia – di ritrovarlo nella Nazionale francese.
Le altre discipline non saranno da meno: il 15 giugno partirà la 24 ore di Le Mans, il 29 giugno il Tour de France, il 1° luglio Wimbledon, dove forse si avrà la gioia del sostegno di qualche esponente della Casa Reale britannica, l’11 luglio l’Amundi Evian Championship di golf sulle rive francesi del lago Lemano e, il 26, si apriranno i Giochi olimpici di Parigi, che ci terranno col fiato sospeso fino all’11 agosto.
Ma il 16, appena saranno partiti in vacanza gli atleti mondiali, la Ligue 1 ricomincerà a giocare in Francia e, il 17, in Italia la serie A, prima dell’US Open il 26. Il 22 agosto, ci saranno gli inizi della mitica coppa Louis Vuitton dell’America a Barcellona. Dopo tre anni di preparazione, la Nuova Zelanda rimette in gioco il suo titolo nel corso di questa XXXVII edizione con cinque gareggianti: Regno Unito, Svizzera, Italia, Stati Uniti e Francia. Sei giorni dopo si inaugureranno i Giochi paralimpici.
Come dire che gli appassionati di sport non sapranno dove sbattere la testa, quale rete tv guardare, né per quale meta comprare un biglietto.
In questi momenti a Parigi è bon ton considerare con distacco e una certa dose di malumore l’entusiasmo sportivo. Peccato. Per qualche settimana l’attualità sarà occupata da spettacoli fuori dal comune e da valori risolutamente positivi. Poiché le occasioni di divertirsi sono divenute rare, non priviamoci di questo piacere.
Point de Vue n. 3954