• Home
  • Il Clan
  • Privacy Policy
  • Contatti
domenica 25 Maggio 2025
No Result
View All Result
Barbadillo
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Cinema
  • Parola ai lettori
Barbadillo
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Cinema
  • Parola ai lettori
Barbadillo
Home Cultura

Essere nel nostro tempo può renderci felici? No, soltanto un Mito ci può salvare

Una riflessione sulla felicità e sul mondo postmoderno che antepone una visione materialista ed economicista a una visione superiore

by Sandro Marano
26 Maggio 2024
in Cultura
0
Il mito di Ulisse e le sirene

La domanda se la nostra civiltà industrialmente avanzata ci renda più felici rispetto ad altre civiltà storicamente esistite non è affatto peregrina. Già Benedetto Croce nel Breviario di estetica (1913) notava con acume l’errore di coloro che considerano «infelice il tempo in cui non erano vie ferrate e navigazione a vapore, laddove infelici non siamo se non con noi stessi in immaginazione, quando adusati ormai a tali comodi di vita, ci fingiamo trasportati in luogo in cui quei comodi non sarebbero e sarebbero invece i correlativi bisogni, nati con quei comodi».
Ora l’esperienza quotidiana, la storia e la filosofia ci dimostrano che non è vero che siamo più felici rispetto ad altre civiltà tradizionali. Ci manca, per esserlo, un mito che ci dia forza, un’idea per cui lottare, insomma, un senso gratificante dell’esistenza. Al giorno d’oggi siamo storditi dalle tecnologie e dall’insano desiderio di consumare e possedere sempre più. È quel desiderio che Ovidio definiva «amor sceleratus habendi» (Metamorfosi, libro I, v. 131), il desiderio sciagurato di possedere, che caratterizza la quarta età del mondo, quella del ferro nella quale viviamo, e che segue quelle dell’oro, dell’argento e del bronzo.
La felicità, infatti, non dipende dalla quantità di beni e di bisogni ad essi correlati, non dipende dal numero di saponette che si consumano o di telefonini che si acquistano, dai barili di petrolio che si bruciano o dal numero di case nuove che si costruiscono, che sono gli unici valori di cui tiene conto il PIL, trascurandone altri come la salute, i boschi, i giardini, la bellezza dei nostri paesaggi.
Il mito del re Mida fotografa la situazione dei nostri giorni. Secondo l’antico mito il re Mida ottenne che il dio Bacco esaudisse il suo desiderio di trasformare in oro tutto ciò che toccava. Ma ben presto dovette pentirsene. Così Ovidio nelle Metamorfosi ci descrive il momento in cui il re Mida si accorge che l’oro non può placare né la fame né la sete: «Sbigottito per quella singolare sciagura, miserabile in mezzo alla ricchezza, non ne può più di tutti quei tesori e detesta ciò che poco prima aveva sognato. La più grande abbondanza non può sedargli la fame, arida sete gli brucia la gola e, come si merita, è ossessionato e torturato dall’oro» (libro XI, vv. 127-130). «L’antico re Mida – chiosa Alex Langer in uno dei suoi Colloqui di Dobbiaco 94 sul tema del benessere ecologico – ci appare come il vero patrono dei culti del progresso e dello sviluppo, l’attualissimo predecessore dei benefici della nostra civiltà». Abbiamo fame e sete di aria pulita, di cibo genuino, di acque limpide, di boschi dove camminare e ritrovarci. Ci sentiamo poveri nell’opulenza.
Quel che davvero importa, e che né la misura economica della vita né la tecnica potranno mai darci, è dare un senso al proprio esserci nel mondo, sentirsi a casa nel mondo e parte di un destino. Possiamo ripetere col poeta americano Lee Masters: «Dare un senso alla vita può condurre alla follia, ma una vita senza senso è la tortura dell’inquietudine e del vano desiderio, è una barca che anela al mare eppure lo teme» (Antologia di Spoon River, George Gray).

 

Sandro Marano

Sandro Marano

Sandro Marano su Barbadillo.it

Visualizzazioni: 0
Tags: civiltàmitosandro marano

Related Posts

Léon Krier, architetti e urbanisti rigenerano le città tradizionali

Léon Krier, architetti e urbanisti rigenerano le città tradizionali

24 Maggio 2025
Riviste. Arriva Prometheica tra Jünger, fisica quantistica e un inedito di Guillaume Faye

Riviste. Arriva Prometheica tra Jünger, fisica quantistica e un inedito di Guillaume Faye

24 Maggio 2025

Londra. “The 80s: Photographing Britain”, una mostra che non convince alla Tate Gallery

Storia (di G.Marocco). 110 anni fa l’Italia entrava in guerra (24 maggio 1915)

Arriva il terzo numero della rivista “La Biennale di Venezia”

Gajto Gazdanov, il russo bianco che si fece cantore dell’emigrazione europea

Verbania. Ecco il festival “Verbalia” con Cardini e Buttafuoco

Oltre l’Idealismo, per approfondire il pensiero di Julius Evola

Aspide. Il sequel di Salgari e il romanzo di Vincenzina Ghirardi Fabiani

Più letti

  • “C’è ancora domani”, tutte le sbavature nel film di Cortellesi

    “C’è ancora domani”, tutte le sbavature nel film di Cortellesi

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • La polemica. Al film della Cortellesi preferiamo l’epopea della Magnani in “Onorevole Angelina”

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Salviamo il Comandante Todaro: mito e realtà di un eroe italiano (senza buonismo)

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • In “The Penitent” di Barbareschi la religione è nel mirino degli lgbt

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • La vita romanzesca di Edda Ciano Mussolini tra amore, odio e perdono

    0 shares
    Share 0 Tweet 0

Seguici su Facebook

Siti amici

  • 10 righe dai libri
  • Appennini di Gian Luca Diamanti
  • Arianna Editrice
  • Associazione Eumeswil Firenze
  • Calcio e statistiche
  • Diretta.it
  • Eclettica edizioni
  • Finanza Sexy
  • Hamelin Prog – Progressive Rock Magazine
  • Il blog di Roberto Perrone
  • Il diario del gigante Paolo Isotta
  • L'eminente dignità del provvisorio
  • linkiesta
  • melascrivo
  • Polémia
  • Rivista Visio
  • SilviaValerio.it
  • Storia in rete
Facebook Twitter Instagram

“All’orizzonte di quell’oceano ci sarebbe stata sempre un’altra isola, per riparsi durante un tifone, o per riposarsi e amare”.
Hugo Pratt

Barbadillo è un laboratorio di idee nel mare del web che, a differenza d’altri, non naviga a vista. Aspira ad essere un hub non conformista, un approdo libero nel quale raccogliere pensieri e parole e dove donne e uomini in marcia possono fermarsi a discutere insieme di politica, ecologia, musica, film, calcio, calci, pugni e rivoluzione.

Ultimi articoli

Léon Krier, architetti e urbanisti rigenerano le città tradizionali

Léon Krier, architetti e urbanisti rigenerano le città tradizionali

24 Maggio 2025
Il secolo di Mishima: Mathlouthi lo celebra col film di Schrader

Il secolo di Mishima: Mathlouthi lo celebra col film di Schrader

24 Maggio 2025
Riviste. Arriva Prometheica tra Jünger, fisica quantistica e un inedito di Guillaume Faye

Riviste. Arriva Prometheica tra Jünger, fisica quantistica e un inedito di Guillaume Faye

24 Maggio 2025

Ultimi commenti

  • pasquale ciaccio su No italiano al piano pandemico Oms, ma resta tabù l’omeopatia
  • pasquale ciaccio su Santa Sede armistiziale per l’Ucraina? Leone XIV ci spera ancora
  • Guidobono su Santa Sede armistiziale per l’Ucraina? Leone XIV ci spera ancora
  • Guidobono su La stanza dell’ospite. Se non è formale, la democrazia non è
  • Tullio Zolia su Il campione Nino Benvenuti e i suoi rapporti con il Msi
  • Pasquale ciaccio su “Una pace difficile” di Starace, oltre l’ossimoro di una intesa giusta e duratura
  • Guidobono su “Una pace difficile” di Starace, oltre l’ossimoro di una intesa giusta e duratura

with by amdotcom

No Result
View All Result
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Cinema
  • Parola ai lettori
Questo sito utilizza cookie per fornirti la migliore esperienza di navigazione. Se continui nella navigazione acconsenti all'uso dei cookie.OkLeggi di più