Nella città dove si pugnalano bambini col gelato, dove anche i gatti si fanno di coca e drogarsi e un’abitudine radicata, nel luogo in cui recenti statistiche indicano come il posto in cui ci si sente più soli, isolati e angosciati in Europa, qualcosa, qualcuno, con coraggio, intuito e determinazione si muove, controcorrente per contrastare una situazione allarmante. Contro il degrado, l’emarginazione sociale, il razzismo, le deviazioni comportamentali, contro l’ignoranza, la violenza, il becero consumismo, l’utilizzo compulsivo della nuova droga rappresentata dall’uso sconsiderato degli iPhone, la mancanza assoluta di valori, l’assenza o la disintegrazione della famiglia (ricordate Arancia Meccanica e la sua scioccante violenza?) contro tutto questo qualcuno ha detto no, che era ora di agire e di progettare un nuovo tipo di vita. E si ingegna a costruire nuovi ponti sociali, inediti rapporti, di coltivare relazioni, promuovendo un’autentica socialità e convivialità attraverso valori condivisi. E non sono solo parole, visto che i primi traguardi sono già stati felicemente raggiunti.
Un drappello di agguerrite signore londinesi sta vincendo la battaglia promuovendo, diffondendo e sollecitando un’attività affascinante, antichissima e tuttavia moderna per l’impiego terapeutico che se ne fa: il teatro. “Transforming lives trough theatre” è il loro motto.
Sul sito unobravo.com si legge: “Oggi il teatro è considerato una vera e propria forma di terapia, che utilizza protocolli e procedure specifiche per prevenire e alleviare diverse forme di disagio psicologico.
Praticare il teatro anche a livello amatoriale regala numerosi benefici sia al corpo che alla mente. Migliorare la conoscenza di sé e delle proprie potenzialità. “Il teatro è questo: l’arte di vedere noi stessi!” dice Augusto Boal. Ovvero la prima ed importantissima funzione del teatro perché permette di conoscerci meglio, esplorare le nostre capacità e potenzialità, scoprire parti di noi che non ci sono familiari. Quando recitiamo infatti, possiamo essere chi vogliamo, anche un personaggio diverso da noi, con emozioni e atteggiamenti che nella vita reale ignoriamo, e che a volte persino spaventano. Esprimere queste parti sconosciute ci permette di avvicinarci loro in modo protetto e sicuro. Questo arricchisce e rende più flessibile la nostra personalità e può migliorare l’autostima, il rapporto con noi stessi e con gli altri.”
Lo scopo del White City Theatre Project a Londra è proprio questo: fornire ai giovani l’accesso alla pratica teatrale, utilizzando l’energia coinvolta nella creazione di teatro all’interno della loro comunità per migliorare lo sviluppo sociale e personale.
Attraverso i loro legami personali e l’esperienza congiunta, Melanie e Lucy, due dinamiche signore british mirano a connettere i giovani (che normalmente non avrebbero accesso alle arti drammatiche) al teatro contemporaneo. Per incoraggiarli a valorizzarlo, farne parte e arricchirsi nel processo.
Ovvero conferire potere ai giovani delle comunità svantaggiate di Londra realizzando il loro potenziale umano attoriale attraverso programmi di arti dello spettacolo di alta qualità, forniti da creatori e facilitatori teatrali stimolanti.
Il team del White City Theatre Project è gestito dalle co-fondatrici Lucy Foxell e Melanie Thaw, le quali insieme a Karen Lintern, Alexander Schmidt, Nathan Bryon e Janet Ellis compongono un team di alto livello professionale. Lo scopo è quello di fornire progetti comunitari di teatro giovanile, progetti teatrali festivi, programmi teatrali scolastici e programmi di drammaterapia.
“L’ambiente sicuro e l’atmosfera familiare dell’EJT” spiegano, “offrono un supporto vitale e l’opportunità di sviluppare competenze durature, utilizzabili altrove e trasferibili, che moltiplicano gli orizzonti portando a maggiori possibilità di vita e benessere nel lungo termine.”
L’attività comprende un programma di volontariato per i membri più anziani, incoraggiandoli ad assumersi la responsabilità e ad aiutare i bambini più piccoli, dotandoli nel contempo di nuove competenze. Assistenza e supporto per i membri in ulteriori opportunità di istruzione e lavoro.
Il White City Youth Theatre, attivo dal settembre 2008, ha sede al Bush Theatre di Shepherd’s Bush, e organizza anche workshop settimanali e progetti di performance. Si tratta di un servizio gratuito per giovani appassionati di teatro.
Il White City Theatre Project è infatti un ente di beneficenza che dipende totalmente dai finanziamenti dei suoi sostenitori e partner.
Grazie anche all’appassionata attività e competenza del team (sempre se progetti analoghi prendessero piede) la città potrebbe salvarsi dal galoppante degrado sociale per diventare un gigantesco cantiere teatrale, un inedito THE GLOBE metropolitano. William Shakespeare ne sarebbe felice.