Una revisione critica della postmodernità e delle emergenze connaturate (covid, intelligenza artificiale, problemi di rappresentanza politica e di partecipazione sindacale, le radici profonde nell’opera di Tolkien, la sovranità sanitaria, l’evoluzione dei partiti di destra ecc.) è una necessità da affrontare insieme con una rilettura pacata del conflitto russo-ucraino. Senza dimenticare gli amici che non ci sono più: a esempio Carlo Venturino, a quarant’anni dalla morte per un incidente in moto. Chitarrista del gruppo musicale gli Amici del vento, ha lasciato un ricordo di sé tanto che è stato commemorato in un incontro recente ed è uscito un libro di Guido Giraudo, suo amico carissimo nonché autore di canzoni per lo stesso gruppo musicale. Inoltre nuove idee, fra le quali la necessità di avviare un dibattito a destra, ed eventualmente in Fratelli d’Italia, sulla opportunità di sviluppare una critica complessiva al fascismo e definire una interpretazione al passo con le più recenti acquisizioni storiche e politologiche. Queste le tante proposte scaturite dai dibattiti e dalle tavole rotonde che hanno arricchito la Fiera del libro Librincorte, tenuta nella corte benedettina di Correzzòla (Padova) sabato 6 e domenica 7 aprile scorsi. L’iniziativa, organizzata dall’amministrazione comunale su impulso del sindaco Mauro Fecchio, è stata l’occasione per avviare dibattiti di particolare interesse con giornalisti, docenti universitari, reporter di guerra, scrittori, editori. Da Gian Micalessin a Fausto Biloslavo, a Marco Tarchi, da Annalisa Terranova a Fabio Dragoni, da Daniele Dell’Orco,da Paolo Paron a Mario Bortoluzzi, da Adriano Segatori ad Augusto Grandi e tanti altri. Circa trenta relatori, sei focus, banchetti con libri di varie case editrici alternative, ben diciassette: L’Arco e la Corte, Aga, Eclettica, Mediterranee, Ferrogallico, Settimo sigillo, Fergen, Il Cerchio, Ritter, Passaggio al bosco, Altaforte, Idrovolante, edizioni di Ar, Cinabro, Oaks, Es e Arianna editrice.
Un appuntamento importante non solo perché è stato l’occasione per un confronto dell’editoria alternativa ma anche per avviare dibattiti sull’attualità e su una visione critica di temi scottanti. Lo scopo di un’iniziativa del genere, che meriterebbe di essere riprodotta in ogni regione, dovrebbe essere – come ha sottolineato in chiusura di manifestazione Mario Bortoluzzi – “quello di porre attenzione a quanto emerge da queste tavole rotonde per tradurre in pratica i suggerimenti, gli spunti, le riflessioni che giornalisti, intellettuali, scrittori ed editori hanno sottoposto alle oltre mille persone che in questa due giorni hanno partecipato alla manifestazione”.