Il commento. La natura: la macchina usuraia di certo non è nostra mamma

Equivoci del mailbombing sul Quirinale contro la firma della legge eco-vandali 

Ecologia profonda

Il mailbombing diretto alla presidenza della Repubblica è una trovata di “Ultima Generazione”, cui ha aderito “Fridays for Future”, contro la legge eco-vandali.

Più che proibire le manifestazioni degli eco-vandali, bisognerebbe premiarli, quando sostituiscono, alla protesta, proposte di governo del territorio: col salario di contadinanza, dopo opportuna preparazione, per esempio.
 
Quanto allo slogan “Ultima Generazione difende il suo futuro”, non siamo noi adulti ad aver inquinato e rubato il loro futuro. Ci siamo trovati tutti – adulti, giovani e bambini -, per il fatto di vivere nella società del progresso, dei consumi, dentro la grande macchina che mangia la terra, per trasformarla in carta moneta elettronica e rifiuti inquinanti.
 
Non si può chiedere a quella macchina (e a chi sta chiuso, prigioniero contento, nella sua cabina di guida), di cambiare. Non può fisicamente, mentalmente, culturalmente: bisogna cominciare a pregare di cambiare, noi, coi nostri pensieri; e cominciare a pensare, studiare, sperimentare e realizzare un altro governo del popolo territorio e suscitare i territori accanto a fare lo stesso, in una rete di comunità, solidarietà, luoghi di fiducia reciproca.
 
Secondo quali confini? Partiamo pure dalle matrie, fondamenti delle piccole patrie – per esempio Mugello, Casentino, Garfagnana, Versilia, Lunigiana, ecc. – ma basta col chiedere, come bambini, alla grande macchina usuraia, come se fosse nostra mamma, di ridarci il mondo senza inquinamenti. Non è nostra mamma e non possiamo ricevere il mondo pulito senza sforzo, senza impegno, senza nostra creatività pratica.
La natura pulita non è come una bibita che basta inserire un gettone e spingere un bottone e casca giù, è un’opera d’arte che si fa insieme alla casa comune fra esseri umani, piante, microrganismi, acqua, sole, vento e tutto. 
 
La sanificazione del mondo dobbiamo farla noi, cominciando dal nostro territorio, perché la liberazione è territoriale, artistica, scientifica ma, alla radice, la sua benzina è spirituale.
 
Che Dio ci aiuti.
Giannozzo Pucci

Giannozzo Pucci

Giannozzo Pucci su Barbadillo.it

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Comments 1

  1. Sandro says:

    Grazie Giannozzo per questo tuo intervento ed è proprio il caso di dire, che Dio ci aiuti!

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