In Italia scoppia il caso del grande successo de Il Mondo al Contrario del gen. Roberto Vannacci, ed ecco che in Germania assistiamo alla replica amplificata all’ennesima potenza
Martin Sellner, un trentacinquenne austriaco sconosciuto ai più ed attivo con i movimenti identitari, pubblica Remigrazione: una proposta, con cui propone l’avvio di una politica che incentivi e favorisca il ritorno ai propri paesi di origine di tutti quegli immigrati che non vogliano e possano integrarsi nella società tedesca.
Se da noi furono gli articoli di Aldo Cazzullo sul “Corriere della Sera” e Matteo Pucciarelli su “Repubblica” a far salire agli onori delle cronache Il Mondo al Contrario, con l’enorme successo di vendite che ne conseguì, a far conoscere Sellner in Germania ci hanno pensato i Berizzi teutonici di CORRECTIV, un’associazione che così descrive se stessa: “siamo un’organizzazione mediatica orientata al bene comune per rafforzare la democrazia…sinonimo di giornalismo d’inchiesta…promuoviamo il progresso della la società con programmi educativi”.
Correctiv infatti con un articolo intitolato “Piano segreto contro la Germania” aveva affermato che parti dell’AfD, della Cdu, imprenditori e persone non iscritte ad alcun partito stavano tramando segretamente con Sellner per espellere i cittadini tedeschi dalla Repubblica federale in aperta violazione dei diritti costituzionali. L’articolo di Correctiv paventava addirittura l’esistenza di piani di deportazione dei cittadini tedeschi facendo riferimento ad un incontro tenutosi a Potsdam in cui Sellner, alla presenza appunto di politici di AFd e Cdu aveva presentato il suo libro in uscita.
Di conseguenza in tutto il paese sono subito scoppiate proteste soprattutto dirette contro l’AfD, sostenute ed alimentata anche da membri del governo e dei partiti di maggioranza, e contro cui solo ieri 3 febbraio a Berlino, secondo quanto riferisce il Corriere della Sera, hanno sfilato 150.000 persone. Diversi media avevano addirittura diffuso la falsa notizia che a Sellner, austriaco, fosse stato vietato l’ingresso in Germania.
Il risultato è stato che Remigrazione: una proposta, disponibile solo dal prossimo primo marzo, con le semplici prenotazioni è già al secondo posto nella classifica dei libri più venduti su Amazon in Germania.
Un enorme autogol per “Correctiv” e i suoi simili: Martin Sellner, sconosciuto fino a poche settimane fa, sta diventando grazie a loro un autore di bestseller e Il suo libro sta conquistando le classifiche di Amazon.
Sellner ovviamente non ha potuto che ringraziare “Correctiv” per la pubblicità, ed in una recentissima intervista a Junge Freiheit ha descritto il crescente interesse per lui e per il suo libro come una “buona notizia” sottolineando che anche se la prossima volta non gli sarà più permesso di entrare in Germania, l’attenzione dei media permetterà alle sue idee politiche di “penetrare nel dibattito tedesco”. E ha aggiunto: “Correctiv? lo ringrazio gentilmente per la pubblicità”.
Il libro è andato in stampa grazie alla casa editrice Antaios che fa capo a Götz Kubischeck, uno dei leader della nuova destra tedesca. Una casa editrice che ha nel proprio catalogo De Benoist, Lehnert, Mohler, Nolte, De Montherlant, Raspail, Sieferle, e che proprio nei giorni scorsi ha dato alle stampe proprio il Mondo al Contrario del generale Vannacci.
Così Antaios presente il libro di Martin Sellner:
“”Remigrazione” significa emigrazione e quindi descrive un processo che è altrettanto normale quanto il reclutamento di lavoratori ospiti o l’ammissione temporanea di rifugiati. L’esperimento della “migrazione di sostituzione”, in corso da decenni in Europa e soprattutto in Germania, non è normale, ma richiede una spiegazione. Nel suo libro, Martin Sellner formula una proposta su come potrebbe iniziare la remigrazione degli stranieri culturalmente, economicamente, politicamente e religiosamente non assimilabili. Consapevole della natura esplosiva di questo cambiamento di direzione politica, Sellner sottolinea nel suo libro che la remigrazione deve essere distinta da scenari disumani. La remigrazione non ha nulla a che vedere con l’espulsione.
L’espulsione è ciò che è accaduto a 14 milioni di tedeschi dell’Est dopo la Seconda Guerra Mondiale, per esempio, un milione e mezzo dei quali non è sopravvissuto a questo processo brutale. La remigrazione non è un’espulsione. Si tratta piuttosto di di creare un sistema di incentivi, di partenze volontarie e che individui motivi inattaccabili come la criminalità, la religiosità politica e la distanza culturale. È un processo che, se avviato, richiederebbe 30 o 40 anni. La remigrazione degli immigrati clandestini, degli stranieri non integrabili e degli stranieri indesiderati è giuridicamente possibile, politicamente giustificata, moralmente giustificabile e praticamente realizzabile. Sarebbe un processo a beneficio di tutti. L’avversario politico combatte il concetto di remigrazione equiparandolo a scenari dell’orrore. Nel dibattito politico, il libro di Sellner è quindi anche un contributo alla battaglia sui concetti. “Remigrazione” è un termine chiave per i prossimi decenni tanto quanto “identità” e “libertà””.
hanno spento il sito di afD. cosa è successo?