Brillano a Londra le lame. I pugnali colpiscono per ammazzare. Se ti ricordi di Arancia meccanica di Stanley Kubrick e di Alberto Sordi vestito da Mod in Fumo di Londra, coinvolto in una gran rissa contro i Rockers, sei sulla strada giusta. I Mods erano espressione di una sottocultura ribelle, vestivano giacche con spacchi laterali di cinque pollici, cravatte, mocassini italiani a punta e il “parka“. Viaggiavano su Vespe e Lambrette super accessoriate. Se poi ti rammenti di quel fasullo Mod di Ricky Shayne (libanese o pugliese non si sa) che cantava Uno dei Mod, hai in mano il bandolo della matassa. Ma i due film e la canzoncina avevano qualcosa di pittoresco, perché in quella cultura ribelle, molti si identificavano. Anche se in Arancia meccanica la violenza rivelava la sua crudezza in tutto il suo orrore. Niente di nuovo, ieri come oggi, penserai, niente affatto. Oggi le cose vanno peggio, perché quella violenza si è radicata nella megalopoli aggiungendo nuove “ispirazioni” per prosperare. L’accaduto di pochi giorni fa, dietro casa: Un nero già ferito sta correndo, gli mancano le forze, entra nel negozio dei Sikh, l’inseguitore lo raggiunge proprio sulla porta, quello entra ma stramazza sbattendo la faccia su una cesta di cavolfiori. L’altro ha fatto in tempo ad accoltellarlo ancora una volta, fra l’orrore dei clienti del “frutta e verdura” prima di svignarsela. Ambulanza, polizia, tutto inutile, era già spacciato ancor prima di cadere.
Su insideover.ilgiornale.it Emanuel Pietrobon nel marzo 2021: “In comparazione al 2019 i crimini con arma bianca sono aumentati del 20%, da 4.117 a 4.936, i tentati omicidi hanno registrato un incremento del 9%, da 469 a 512, e l’entrata di giovanissimi nelle bande avrebbe registrato un’impennata straordinaria del 107%, complici le ricadute economiche della pandemia sui ceti più vulnerabili e la chiusura dei centri di ascolto e prevenzione”.
Cos’hanno a che fare lodi e apprezzamenti di Shakespeare, quando scrive “(…) questa terra di maestà, quest’altro Eden, semi-paradiso” con la moderna England? Quasi niente.
Di coltelli si torna a parlare, dell’orrendo “magnetismo” che la lama assassina pare sprigioni, catturando sempre più giovani, e dei testi duri e violenti dell’ultima musica Drill, (trapano) che qualcuno suggerisce specchio della situazione giovanile, altri ispiratrice e fomentatrice di nuova violenza. Non che qualche secolo fa la situazione fosse molto migliore, tuttavia la piaga è in via di vertiginoso aggravamento. Il sindaco Sadiq Khan assicura: “Mi rifiuto di accettare che la perdita di giovani vite sia inevitabile e continuerò a essere implacabile nell’intraprendere un’azione coraggiosa necessaria per porre fine alla violenza nella nostra città”. Belle parole.
Su Europatoday Alfonso Bianchi nel 2019: “Secondo un report della commissione per l’infanzia, organo consultivo dello Stato britannico, in Inghilterra ci sarebbero 27mila ragazzi tra i 10 e i 17 anni che fanno parte di una gang, le ‘paranze’ inglesi. Secondo lo studio sono ben 313mila i ragazzini che conoscono uno di loro e di essi almeno 34mila hanno subito violenze. Matthew Norford, ex membro di una gang, ha raccontato alla Bbc come lui stesso, dopo essere stato fatto entrare in una gang di Manchester da suo fratello, una volta cresciuto di importanza nel gruppo ha cominciato ad adescare e sfruttare giovani a sua volta. “È semplice all’inizio, a un ragazzino dai un po’ di erba e gli dici di venderla qui o lì. Se lui ti riporta i soldi giusti cominci a fidarti e lo trasformi pian piano in uno spacciatore”. E sfruttando questi giovani i guadagni erano altissimi. “Io arrivavo a guadagnare anche mille o duemila sterline al giorno. E se uno di loro veniva arrestato poco male. A quell’età al massimo prendono sei mesi.”
Crepano solo i giovani? No. Su The Telegraph Patrick Sawer, nell’agosto 2022: “Un nonno pugnalato a morte sul suo scooter per disabili, mentre suonava la fisarmonica per raccogliere fondi per l’Ucraina”.
Nel testo: “Thomas O’Halloran was attacked near Greenford’s Cayton Road on Tuesday by at least one knifeman, who police described as extremely dangerous”. Era conosciuto come il “vecchio gentile” con la barba, che suonava la fisarmonica per strada fuori dalla stazione ferroviaria locale. L’87enne Thomas O’Halloran è stato pugnalato a morte mentre tornava a casa, riuscendo a percorrere circa 75 metri sulla sua carrozzella, gridando disperatamente aiuto, prima di soccombere alle ferite.
L’ultima è del 20 luglio 2023, Evening Standard. Nell’articolo di Martin Bentham il titolo: “Knife crime in London surges 16% in just one year. E poi 12,700 attacchi e assalti a sfondo sessuale.”
Cosa fa diversa la violenza di Arancia Meccanica da quella odierna? Oggi i criminali non ascoltano Beethoven e Rossini al sintetizzatore, ammazzano anche ragazzini che leccano il gelato.