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Home Cinema

Nel “Ferrari” di Michael Mann il cavallino rampante corre troppo

Trova la via dello schermo una sceneggiatura antipatizzante, arginata dalla misura degli interpreti  

by Eric Cantona
13 Dicembre 2023
in Cinema
1
Il film “Ferrari”

Ferrari di Michael Mann è scritto dallo scozzese Troy Kennedy Martin, nato nel 1932 (coetaneo, quindi, di Dino Ferrari) e morto nel 2009, sceneggiatore affermatosi con Un colpo da 8 di Peter Collinson (1969), film che osannava le Mini Morris e irrideva le 500 Fiat, loro antagoniste sul mercato. Nei contenuti aggiunti del dvd (Paramount) lo proclama il produttore di Un colpo da 8, Michael Deeley, lo stesso del Cacciatore e di Blade Runner.

Che cosa unisce il vecchio Colpo da 8 al nuovo film di Mann, oltre allo sceneggiatore in comune? Che nel Colpo da 8 il personaggio di Rossano Brazzi guida una Fiat-Dino, modello di serie che la Fiat produceva con un motore ideato da Dino Ferrrari. Già durante i titoli di testa l’auto si schianta. Chi ha acquistato la sceneggiatura del Ferrari di Martin, certo non ignorava gli interessi economici, non sportivi, britannici cui costui badava.
Il film di Mann, il suo migliore da un quarto di secolo, concorreva all’ultima Mostra di Venezia, ma il valore del film è stato eclissato dalla polemica di un attore invidioso del ruolo andato ad Adam Driver. Ma Driver sa contenere nella sobrietà interpretativa amori plurimi, dolori a catena e furori gelidi di Enzo Ferrari. E Penelope Cruz, convincente moglie umiliata, tiene presente la lezione di Sofia Loren in Matrimonio all’italiana.
Neppure questo senso della misura evita però, a chi entri in sala col culto di Enzo Ferrari, di uscirne perplesso. La magistratura italiana, del resto, solo nel 1961 l’avrebbe assolto per l’incidente della Mille Miglia del 1957. Mann dedica infatti un istante all’oggetto sulla carreggiata, che avrebbe lacerato il pneumatico dell’auto di Alfonso De Portago, e dedica un minuto ai corpi tagliati a metà e agli arti amputati degli spettatori – nove, inclusi cinque bambini – morti, oltre a de Portago e al navigatore, Ed Nelson.
Erano le 16h del 12 maggio 1957, a Cavriana, presso Mantova.

*Ferrari di Michael Mann, con Adam Driver, Penelope Cruz, Shailene Woodley, Gabriele Leone, 130′

Eric Cantona

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Tags: ferrariMichael MannRoberto Mariani

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Comments 1

  1. Guidobono says:
    1 anno ago

    Non l’ho visto e mai andrei a vederlo. Ciò che gli inglesi possono scrivere o dire di Enzo Ferrari mi è totalmente indifferente. Solo i tedeschi possono parlare con cognizione di vero automobilismo sportivo ed i francesi, fino a Bugatti, che era italiano.

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