Silent Night di John Woo racconta la vendetta di un elettricista. Siamo a Los Angeles (ma il film è girato a Città del Messico). Il giorno di Natale, un criminale messicano, sparando a rivali, uccide il figlioletto dell’elettricista. Ciò spiega perché la prima immagine del film sia un palloncino rosso, che si leva in cielo. Si allude al film omonimo di Albert Lamorisse e, in precedenza, a M di Fritz Lang.
Un anno dopo – il tempo di mutarsi in guerriero – l’elettricista fa strage…
John Woo, per età, manca dei grandi mezzi per i suoi film americani. Qui ricalca se stesso, adattando la civiltà non cristiana della sua Cina a un presente occidental- ipocrita dove sterminare si può, ma per pacificare.
L’agnello che diventa lupo è l’adattamento dell’eroe borghese interpretato da Charles Bronson negli Usa, da Franco Nero in Italia. La trovata di sceneggiatura è discutibile: la ferita di pistola subita alla gola dal personaggio principale, passaggio necessario a promuoverlo a macchina di morte, è infatti ampiamente letale. Comunque è di qui che ha origine il titolo del film, notte silenziosa, ispirato alla versione anglosassone della canzone natalizia Stille Nacht.
L’eccesso di violenza nuoce, alla fine, anche perché enfatizzata dalla circostante melassa natalizia.
*Silent Night di John Woo, con Joel Kinnaman, Catalina Sandino Moreno, 94′
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