Milano – La guerra in Ucraina ha imposto un profondo ripensamento delle categorie politiche e geopolitiche fondamentali. Se, da una parte, si è imposta in modo sempre più pressante la necessità di decostruire la categoria di Occidente, dall’altra l’anti-occidentalismo triviale e a tinte esotiche sembra aver portato in un vicolo cieco molti ambienti anticonformisti.
In “Europa vs Occidente” (104 pp.; 10 euro) Adriano Scianca presenta la nuova collana Avanti, da lui diretta per la casa editrice Altaforte Edizioni, proponendo un nuovo europeismo rivoluzionario, in linea con la migliore tradizione dei laboratori metapolitici europei da almeno due secoli a questa parte.
Un progetto europeista, e prima ancora un vero e proprio mito europeo, contro ogni tentazione filo-americana o filo-russa, contro romanticismi terzomondisti o ripieghi sciovinisti. Un modo per elaborare l’unica vera alternativa (geo)politica all’altezza dei tempi, ma anche per mettere la parola fine ad anni di confusionismo ideologico che hanno disinnescato qualsiasi velleità di ribellione al sistema. Il saggio è introdotto da uno scritto di Lorenzo Cafarchio.
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